Sulla questione della realizzazione del nuovo ospedale, tornata all'attenzione con la richiesta dello Sdi-Rosa nel Pugno di accelerare i tempi per la costruzione in località Pozzitello, resta profondo il dissenso del Comitato ''No a Pozzitello'', i cui rappresentanti ritengono che il referendum sulla localizzazione dell'ospedale sia l'unico modo per non far sì che i cittadini continuino a vedersi calate dall'alto decisioni di fondamentale importanza. Gli stessi rappresentanti si dicono pronti a mettere in atto forme di protesta estrema, compreso lo sciopero della fame, se l'Amministrazione comunale dovesse respingere la relativa richiesta per l'indizione del referendum. ''La pseudo giustificazione che i finanziamenti per l'ospedale siano legati a Pozzitello - dichiarano Claudio Zimarino e Antonino Spinnato, portavoci del Comitato - è una favola metropolitana, visto che quei terreni non sono stati ancora ceduti alla Asl. Il vero rischio è che, pur di costruire il nosocomio in quella scellerata località, minata dal dissesto idrogeologico e completamente priva di servizi e infrastrutture, si dia inizio alla costruzione di una 'cattedrale nel deserto', con conseguenti spese folli''.