Il comportamento del Comune di Vasto nei confronti del grave problema rappresentato dal dissesto idrogeologico appare assai schizofrenico. Nel 2002, l'allora Giunta municipale, a seguito di una ricognizione del versante orientale della città, inoltrò alla Regione una richiesta di ampliamento della perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato. Nel dicembre del 2005, il Consiglio comunale deliberò di proporre alla Regione la modifica delle previsioni contenute nel Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico al fine di «restituire alle aree interessate - precisa la delibera 97 del 20/12/2005 - le potenzialità edificatorie previste dal vigente Prg», onde evitare «possibili conseguenze nei confronti dei proprietari e/o acquirenti di terreni che da edificabili potrebbero non esserlo più». Qualcuno parlò di corsi e ricorsi storici: ricordiamo che, 50 anni fa, Vasto fu stravolta (nella foto) da una violentissima frana.