Servizio di raccolta differenziata esteso in città, ma la percentuale resta ancora intorno al 42 per cento

E cresce il fenomeno del 'turismo dei rifiuti'

Anna Bontempo
21/07/2012
Attualità
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La raccolta differenziata si estende a 32mila residenti, ma la percentuale di materiale riciclabile non subisce variazioni in aumento e continua ad essere attestata al 42 per cento (ben al di sotto del 65 per cento previsto dalla legge), mentre cresce il fenomeno del "turismo dei rifiuti".

 

E' deludente il bilancio sul servizio domiciliare porta a porta che dal mese di giugno interessa anche l'Incoronata, quartiere periferico a nord della città. Nel rione, che in questi ultimi dieci anni ha conosciuto un notevole boom urbanistico, ci sono zone dove non è insolito assistere a scene di ordinaria inciviltà: resti di cibo sparsi per terra, plastica nei contenitori dell'indifferenziato, bottiglie di vetro e lattine accatastati vicino ai carrelli colorati della raccolta differenziata. I primi tempi il Comune ha mostrato una certa tolleranza, ma il persistere dei comportamenti poco rispettosi per l'ambiente avrà come conseguenza inevitabile l'applicazione di sanzioni per quei condomini che non si attengono al calendario di conferimento.


"Il rischio è che per colpa di pochi scriteriati paghino le multe anche quei cittadini che fanno correttamente la raccolta differenziata", avverte l'assessore all'Ambiente, Anna Suriani (Sel), "Vasto è una città turistica, deve essere pulita sempre, ma soprattutto in questo periodo dell'anno  non è tollerabile trovare il pattume per strada". Parallelamente all'estensione del porta a porta (che dalla prossima settimana interesserà anche via San Rocco e via San Sisto), è aumentato anche il "turismo dei rifiuti" con la spazzatura che viene portata in quelle zone della città (è il caso della Marina) dove non c'è ancora la raccolta differenziata. Molti la fanno franca, ma c’è anche chi incappa nei controlli della Polizia Municipale che nelle scorse settimane ha multato un anziano che aveva caricato i rifiuti sull'Apecar per andarli a buttare in una scarpata lungo la Statale 16 Adriatica. E' stato visto da un automobilista che ha preso il numero di targa e lo ha segnalato ai Vigili Urbani.


"C'è gente che pur di non separare i rifiuti in casa è disposto a fare decine di chilometri con l'auto", dice Enrico Tilli, presidente della Pulchra, la società mista pubblico-privata che gestisce il servizio di igiene urbana per conto del Comune. Tilli era convinto che la percentuale di materiale riciclabile sarebbe aumentato con l'estensione del porta a porta all'Incoronata raggiungendo il 50 per cento,  ma di fronte ad un deludente 42 per cento si è dovuto ricredere. "E' anche vero che questo è il periodo meno indicato per tracciare bilanci", sostiene, "a ottobre saremo in grado di fornire dati precisi".

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