Un modello di assistenza inedito, che assume una dimensione ibrida mettendo insieme caratteristiche differenti. Nasce con queste caratteristiche l’ospedale di comunità, la nuova formula adottata dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti che sceglie Gissi per ripartire dal territorio con una proposta assistenziale mai sperimentata prima in provincia di Chieti, e destinata a pazienti affetti da patologie croniche. In sostanza l’ospedale di comunità è la struttura dedicata a malati che pur non necessitando di un ricovero in ospedale per vari motivi, non possono vedere risolto il loro problema di salute in ambito domiciliare.
Ecco perché si configura come un luogo di cura intermedio, adatto a gestire per un periodo di tempo limitato processi di riabilitazione e terapie programmate in ambiente protetto. Pur avendo la struttura una connotazione tutta sanitaria, non trascura la ricaduta sociale delle patologie croniche, gravose per i malati e impegnative per i famigliari, ai quali può risultare di sicuro giovamento un periodo di sollievo dal carico assistenziale. L’ospedale di comunità, dunque, è organizzato per tener conto anche di questi aspetti della malattia, apparentemente secondari, ben noti, invece, a chi assiste malati cronici, per i quali il ricovero in ospedale è stato fino a oggi l’unica soluzione. In sostanza è destinato ai residenti, prevalentemente anziani, affetti da patologie che non necessitano di terapie intensive o di rilevante impegno tecnologico e non possono essere seguite a domicilio.
Nel presidio territoriale di assistenza di Gissi, dunque, sono stati attivati i primi 10 posti letto (su un totale di 18) riservati ai pazienti accolti presso l’ospedale di comunità, la cui responsabilità clinica è affidata ai medici di medicina generale. Che, oltre ad avanzare la proposta di ricovero per un proprio assistito, ne seguono il piano terapeutico, gestito in collaborazione con i medici della continuità assistenziale presenti nella struttura nelle 24 ore, e quindi pronti a intervenire in caso di emergenza. La parte assistenziale, invece, è a cura degli infermieri, la cui presenza è garantita ugualmente giorno e notte.
Per il resto la degenza è scandita dalle attività svolte abitualmente in ospedale, al mattino indagini diagnostiche e rilevazione dei parametri clinici, mentre nel pomeriggio sono concentrate le consulenze specialistiche e le terapie. La durata del ricovero di norma è contenuta in 10-12 giorni, ma non potrà superare i 20. L’ospedale di Comunità di Gissi, attivato grazie all’adesione al progetto di 19 medici di assistenza primaria del territorio e 4 medici della continuità assistenziale, è destinato ad accogliere i pazienti residenti nella Asl Lanciano Vasto Chieti, con priorità per quelli dei Comuni dell’Alto e Medio Vastese.
«Per la nostra Azienda è tempo di investire sulla medicina del territorio – sottolinea il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro – partendo da un modello di assistenza che permette di dare alle patologie croniche e degenerative una risposta improntata a efficacia ed efficienza. La cura della popolazione anziana, in particolare, deve passare per nuove tipologie di servizi che modificano alcune logiche assistenziali, e l’ospedale di comunità va proprio in questa direzione: configura una struttura in grado di fornire risposte di tipo sanitario appropriate e alternative ai regimi impropri. Guardiamo con fiducia e grandi aspettative a quest’esperienza che in Abruzzo non è ancora molto diffusa, e che abbiamo potuto realizzare grazie all’intesa raggiunta con i medici di medicina generale e quelli della continuità assistenziale, che hanno mostrato grande disponibilità e spirito di collaborazione, e all’impegno del Direttore del Distretto, Fiore Di Giovanni».