Resta sempre tesa la situazione alla Denso di piana Sant0'Angelo a San Salvo. Un'ora di sciopero e picchetti davanti ai cancelli dello stabilimento: così si è rimessa in moto l'agitazione dei lavoratori alla luce degli ultimi infruttuosi incontri a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, tra istituzioni, sindacato e proprietà, che non hanno portato a nulla di nuovo rispetto alle pessimistiche previsioni per il futuro occupazionale all'interno del sito considerando l'ultimo piano industriale presentato dalla direzione dell'azienda metalmeccanica giapponese. ''Le prospettive dello stabilimento di San Salvo, con una situazione di bilancio negativo - si legge in una nota della Rsu - continuano a rimanere molto incerte. A fronte di circa un milione di euro di perdite al mese, la Denso, incapace di sviluppare un progetto di risanamento e di sviluppo, tenta di scaricare la responsabilità della catastrofe gestionale e delle attività produttive sulle spalle dei lavoratori. I nostri dirigenti aziendali ritengono che l'unico strumento possibile per uscire da questa grave crisi sia quello di ricorrere, ancora una volta, alla riduzione del personale e quindi all'uscita di altri centinaia di lavoratori dal ciclo produttivo''. La Rsu, pertanto, fortemente preoccupata del protrarsi delle perdite di gestione ha voluto indire questo primo momento di lotta ''affinché la Denso sappia che il sindacato e i lavoratori chiedono con forza la presentazione di un nuovo piano industriale di sviluppo contenente delle proposte di investimenti per il rilancio dello stabilimento di San Salvo''. Ribadito, poi, il ''no'' a nuovi licenziamenti.