Biomasse a Punta Penna, il Movimento 5 Stelle-Vasto: 'Partita non ancora chiusa'

Dopo la sentenza del Tar la richiesta al Comune: 'Si faccia il ricorso al Consiglio di Stato'

a cura della redazione
05/07/2012
Attualità
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"Partita non ancora chiusa" e subito il ricorso al Consiglio di Stato dopo il 'no' espresso dal Tar Abruzzo a quello presentato dal WWF e dal Comune di Vasto con il quale si chiedeva il blocco delle autorizzazioni rilasciate alla società 'Istonia Energy' per la realizzazione della centrale a biomasse da 4 MW nell'area industriale di Punta Penna, a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci.

 

Nella nuovamente dibattuta questione interviene il Movimento 5 Stelle Vasto che intanto giudica "frettoloso", sul piano giuridico, il pronunciamento del Tar. "Per il principio della tutela della salute pubblica - si legge in una nota -, bene avrebbero fatto i giudici, come spesso accaduto in passato, a richiedere alla 'Istonia Energy' di provvedere a produrre la valutazione di incidenza ambientale". Sul piano politico ci sono le dichiarazioni del consigliere D’Alessandro (Fli) relativamente al passaggio nel quale "ritiene che il sindaco Lapenna farebbe bene a non andare dietro le associazioni ambientaliste per motivi elettorali. Tutti sanno che le associazioni ambientaliste storicamente sono state vicino alla sinistra ma, in questo momento, non tutti forse sanno che sono motivo di preoccupazione per il sindaco per il fatto che non vogliono entrare nello scellerato 'Patto per il Territorio' che si propone di portare avanti un presunto 'sviluppo sostenibile' facendo ingoiare ai vastesi, con il consenso delle associazioni ambientaliste, questi insediamenti che tanto piacciono a Fli e Pd. I pendolari delle Valli piemontesi si sono visti soppressi i treni locali con l’aspettativa di una Tav che non serve a nessuno. I vastesi respireranno aria fritta (e non solo) a Penna Penna in cambio dell’arricchimento di pochi e dell’irrimediabile compromissione della riserva di Punta Aderci".

 
Per quel che concerne il Comune, aggiungono dal Movimento 5 Stelle, "coerenza vorrebbe che il sindaco, con l’unanimità già espressa in passato da tutto il Consiglio comunale, vada ora avanti per la strada intrapresa facendo ricorso al Consiglio di Stato; diversamente il ricorso al Tar sembrerebbe un mero tentativo di lavarsi le mani, quasi a dire 'Io ci ho provato…”. Provare non basta e la partita non è ancora chiusa! Ora è il momento di manifestare la propria contrarietà. Quando i 4 camini di questa prima centrale cominceranno ad emettere i loro fumi sarà troppo tardi e si potrà solo piangere sul latte versato. Il Movimento ha un’altra idea di sviluppo per Punta Penna basata su turismo, commercio, agricoltura e artigianato; zone industriali per altri tipi di attività e meglio attrezzate già esistono nelle vicinanze di Vasto. Non vedere questo significa essere ciechi o in cointeressenza".

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