Centrale a biomasse a Punta Penna, probabile il ricorso al Consiglio di Stato. Il Comune tra due 'fuochi'

Il Comitato cittadino per la Tutela del Territorio si attende 'passi concreti' dopo gli impegni presi in assise civica, Fli polemizza sul piano politico

a cura della redazione
04/07/2012
Attualità
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Probabile il ricorso al Consiglio di Stato ed impegno a "percorrere ogni strada possibile" nell'ambito del 'percorso' che, fin qui, vede il 'via libera' alla realizzazione della centrale a biomasse della 'Istonia Energy', nell'area industriale di Punta Penna a ridosso della riserva di Punta Aderci, dopo il 'no' ufficializzato ieri, con sentenza, del Tar Abruzzo al ricorso che era stato presentato da WWF, Comune di Vasto e un'impresa locale 'ad adiuvandum'.

 

Michele Celenza, responsabile del Comitato cittadino per la Tutela del Territorio, annuncia per sabato mattina, alle 11, nella sede di piazza Diomede del sodalizio, una conferenza stampa per fare il punto della situazione. Intanto, però, tiene a sottolineare che si aspetta in particolare dal Comune di Vasto passi concreti dopo la mozione approvata nei mesi scorsi in Consiglio comunale con la quale si impegnava l'amministrazione a chiedere alla Regione Abruzzo la revoca dell'autorizzazione alla centrale qualora il Tar avesse bocciato il ricorso presentato anche dallo stesso Comune. Definisce 'scandaloso' il pronunciamento del Tar Celenza a giudizio del quale non sono state tenute in considerazione diverse altre sentenze che vanno in un'altra direzione e, soprattutto, alcune disposizioni che vanno contro l'ok ad insediamenti del genere in determinate aree del territorio. 

 

Sul piano politico, relativamente alla posizione del Comune nella vicenda, irrompe Futuro e Libertà che attraverso un intervento del capogruppo in Consiglio comunale Davide D'Alessandro e del coordinatore cittadino Giuseppe La Rana torna a mettere in luce l'assetto dell'attuale coalizione di maggioranza. "Avevamo supplicato più volte il primo cittadino e tutte le forze di maggioranza, durante un acceso Consiglio comunale, di non farsi dettare l’agenda politica dalle associazioni miste ai partiti di Sinistra, di non farsi tirare la giacca in un eventuale comico ed infantile ricorso al Tar, poiché si sarebbe trattato di un ricorso verso se stessi, dopo i pareri favorevoli espressi durante la ben nota Conferenza di Servizi. La sentenza prodotta dal Tar è un duro colpo non solo verso le associazioni, verso il Comitato di Gestione di Punta Aderci ma, ciò che più ci interessa e duole, verso l’Istituzione comunale. Lapenna, dopo questa sentenza, è chiamato a fare chiarezza e, se lo ritiene indispensabile, a fare piazza pulita di quanti lavorano contro lo sviluppo di Vasto, ponendo veti e tirando freni solo ed esclusivamente per una rendita di posizione elettorale che non ha più ragion d’essere".

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