Ognuna per la sua ‘strada’ le società Vasto Marina Calcio, in Eccellenza, e nuova Asd Vastese 1902 (ex San Paolo), probabilmente in Promozione. Ed un’idea ed un progetto, tardivamente presentati forse, che non si è riusciti a concretizzare, quella di una collaborazione e di una sorta di partnership tra i due club per una gestione ed una ripartenza più ‘efficace’ del pallone in città.
C’è una storia ancora tutta da scrivere, per la prossima stagione e per gli anni a venire, ma intanto la dirigenza del Vasto Marina ha voluto chiarire alcuni aspetti e vicende che l’hanno pure interessata in queste ultime ed anche convulse settimane.
Prima di tutto le novità che riguardano il sodalizio della Marina: Remo Grassi non è più il presidente, resta in società, ma al vertice c’è adesso Nicola Sansiviero. “Motivi lavorativi e di famiglia alla base di questa decisione – ha detto Grassi, negli ultimi 2 anni al timone del Vasto Marina -. Un’esperienza gratificante, anche molto dispendiosa sul piano personale, ma davvero positiva per quello che ha significato e per i risultati raggiunti, dalla vittoria dei play off di Promozione al quinto posto in Eccellenza e per finire alla squadra Juniores tra le prime 8 d’Italia nella sua categoria. Lascio a Sansiviero, ma resta la mia collaborazione a questa società”. Il nuovo presidente parla di continuità e di progetti sempre concreti. “Andiamo avanti ben consci delle nostre potenzialità. Ad inizio settimana ci riuniremo per completare il direttivo della società e pianificare la nuova stagione in Eccellenza”.
IL CAMBIO NOME MANCATO – C’è la questione del cambio di denominazione al centro delle attenzioni. Grassi, assieme al presidente onorario Pino Travaglini, a Sansiviero ed ai dirigenti Tognoni e Tana, ricostruisce quanto avvenuto nel corso degli ultimi giorni, quelli che hanno preceduto la nascita della nuova Vastese. “Dopo la disponibilità manifestata dalla San Paolo al cambio di nome, siamo stati ufficialmente contattati, dalla Giunta comunale per valutare la soluzione del possibile cambiamento sociale, dando così modo alla città di ripartire dall’Eccellenza. Avevamo chiesto alcune garanzie, non sul piano economico per la copertura di presunti debiti, ma dinanzi alla responsabilità di chiamarci Vasto e di rappresentare un’intera collettività abbiamo fatto presente la necessità di dover procedere ad un allargamento del quadro societario. Abbiamo anche prospettato alla San Paolo, contattando il dirigente Alfonso Calvitti, di voler avviare una sorta di fusione, ripartendo dall’Eccellenza con una prima squadra e con un’altra in Prima Categoria, auspicando anche una sinergia con le realtà locali del calcio giovanile. Ci è stato risposto di essere ormai fuori tempo. Le condizioni per cambiare il nome non c’erano. La San Paolo è la nuova Vastese e auguriamo a questa squadra le migliori fortune. Noi andiamo avanti per la nostra strada”. Travaglini è più o meno sulla stessa lunghezza d’onda di Grassi, ma vede la ‘mano’ della politica dietro l’operazione conclusa con la nascita della Vastese 1902 e non nasconde i propri dubbi. “Mi auguro che non si ripeta quanto già accaduto in passato, a tutto svantaggio dei tifosi vastesi. Servono programmazione ed impegni seri, spero che non ci siano motivi di opportunità politica alla base di quanto avvenuto”. Non vuole sentire parlare di derby, confronti e chissà quali altre contrapposizioni, Travaglini. “Siamo consapevoli del fatto che gli sportivi vastesi guardano con attenzione a questa nuova realtà. Noi siamo a disposizione, lo ripeto. Possiamo anche giocare al sabato per favorire la partita della Vastese la domenica all’Aragona. Ma se posso permettermi, comunque invito gli sportivi vastesi a seguirci”. Sulla situazione economica della società nessuna problematica particolare, dice infine. “Abbiamo un pregresso di circa 40.000 euro per la stagione passata che provvederemo a chiudere con tutti i nostri dirigenti. E siamo pronti a ripartire”. Questa è la realtà, secondo la dirigenza del Vasto Marina.
Acque smosse troppo tardi, in definitiva, e quel che andava meglio programmato e preparato per tempo, anche e soprattutto con la mediazione dell'amministrazione comunale, non ha trovato realizzazione. La ‘porta’, però, resta aperta. “Abbiamo manifestato la disponibilità a cambiare nome quando chiamati ufficialmente dal Comune, ora il tempo non dà più spazio. Ma vedremo cosa accadrà in questa annata…”, conclude Travaglini. Della serie la disponibilità resta.