Costernazione, a Vasto, per la notizia della scomparsa di Otello Scipioni, avvenuta in Inghilterra il 23 giugno, all'età di 91 anni.
Otello, assieme al fratello al fratello Cornelio, nati nel rione Croci, emigrò a Londra nell'immediato dopoguerra, dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Roma, ricorda il giornalista Nicola D'Adamo sul blog NoiVastesi. Nel giro di un decennio, passo dopo passo, i due fratelli hanno messo su una catena di ristoranti italiani che ha dato lavoro anche a molti altri vastesi.
"Alla fine degli anni '60, a Dean Street Soho, si parlava vastese, con la trattoria Da Otello da un lato, La Tavernetta di fronte e la discoteca Les Enfants Terribles, poco più su, con Pino Martella - scrive D'Adamo -.In alcuni periodi potevi incontrare anche Claudio Crisci - che poi ha aperto Il Corsaro a Vasto - intonare le canzoni vastesi e italiane. Nel 1969 quando misi piede a Londra per la prima volta per imparare l'inglese anch'io mi rivolsi ad Otello che con ampia disponibilità mi fece fare il 'commis waiter' (aiuto cameriere) nella prestigiosa Villa Dei Cesari per un paio di mesi. Per me andava benissimo perché dalle 14 alle 17 facevo il corso d'inglese, dalle 18 alle 2 di notte lavoravo per lui. Per capire il livello raggiunto da Otello Scipioni in quel periodo si deve sottolineare che la sua Villa dei Cesari, non lontano dalla Tate Gallery, era uno dei ristoranti nati più esclusivi e raffinati di Londra. Era molto grande, all'esterno la facciata richiamava l'architettura romana, dava direttamente sul Tamigi - nel senso che mentre mangiavi vedevi scorrere l'acqua sotto la finestra - c'era un'orchestra fissa tutte le sere e tutto il personale vestiva in abiti romani. La clientela era quella che si poteva permettere di spendere per una serata tanto quanto io commis waiter ricevevo per una settimana di lavoro!Il ristorante ovviamente era pubblicizzato su tutte le riviste di Londra".
Il ricordo finale di Nicola D'Adamo: "Quando d'estate vedevo a Vasto da lontano la testa bianchissima con tanti capelli di Otello Scipioni ripensavo sempre a quei giorni. Otello, sempre legatissimo alla sua Vasto, era un anziano signore che alla dinamicità italiana aveva abbinato la signorilità inglese. Lo saluto con tanto affetto".