LABORATORIO ''POLIS'' PER LA COSTRUZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO

a cura della redazione
17/11/2006
Attualità
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Nasce a Vasto Polis, il Laboratorio politico-culturale per la costruzione del Partito democratico. Tre i fondatori, totale l'apertura a quanti vorranno aderire divenendo soci e partecipando attivamente a questa nuova avventura. ''L'unica, politicamente parlando - si legge in una nota - che valga la pena di essere vissuta fino in fondo''. Fondatori sono Nicolangelo D'Adamo, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra e dirigente scolastico del Liceo Scientifico ''Raffaele Mattioli'', Davide D'Alessandro, sociologo della politica, e Luigi Murolo, storico. Ecco il manifesto di presentazione: ''Un Paese ''impazzito'' ha gridato Prodi, un Paese delle Corporazioni di arti e mestieri, di improbabili Masaniello che si improvvisano capi popolo, fieri e impavidi dei risultati ottenuti, onnipresenti e onniscienti, tante le fazioni, tanti i gruppi che attaccano la diligenza per ritagliarsi il ruolo di guastatori perché poi, chissà, verrà il mio turno e mi siederò al tavolo per i dividendi... Tutto questo e altro sta avvenendo in Italia, sempre più barocca nei modi ed epicurea nei comportamenti e i Partiti, i tanti Partiti, che arrancano per cercare di capire, dettare la linea, disegnare scenari. Ma le ''categorie'' culturali sono ancora quelle del secolo scorso, il secolo delle guerre mondiali, delle più feroci dittature che la storia ricordi, del mondo spaccato in due e sostenuto dalla reciproca paura della ''bomba'' per eccellenza, la bomba atomica, il secolo delle cortine di ferro, dei muri, del Patto Atlantico e del Patto di Varsavia. La destra e la sinistra, il centro a bilancia. Questi valori li rappresenti tu, questi altri li rappresento io e giù letterature di analisi per stabilire le priorità, e quando non bastavano le letterature si ricorreva alla piazza, a provare a muovere il popolo, anzi le ''masse''e magari qualcuno ci credeva e voleva fare sul serio e allora nascevano squadracce di diverso colore con seguito di morti ammazzati, violenze gratuite, saccheggi, teppismo mascherato da finalità politiche, Tutto questo è accaduto, sembra ieri, in Italia. Ma la Democrazia ha miracolosamente retto, quei partiti seppero trovare punti d'incontro, comportamenti responsabili e buona tenuta dei principi fondamentali di un Paese occidentale. A posteriori diciamo loro grazie. Oggi quelle condizioni politiche, sociali, economiche, culturali non esistono più e tutto è avvenuto ad una velocità incredibile fino a qualche decennio addietro. Il'' villaggio globale'' non è più una metafora, anche i no global lo stanno capendo, la globalizzazione avanza con o senza di noi, si muovono masse consistenti di africani ed orientali, la Cina insidia il primato tecnologico al Giappone e gli Stati Uniti assumono laureati indiani con un rapporto di uno a quattro sugli altri paesi di provenienza di migliaia di tecnici che scelgono quell'immenso e dinamico mercato. La ''lettura'' della realtà attuale è diventata tremendamente difficile se non inventiamo nuovi strumenti per decodificare i nuclei fondanti di quanto ci circonda e nuovi codici politici per governarlo. Questa lezione sembra che i vertici dei due maggiori partiti del centro sinistra l'abbiano capita e, seppur faticosamente, stanno cercando di costruire un nuovo soggetto politico più dinamico, leggero, attento alle realtà politiche estere che hanno già scelto questa strada. Non dobbiamo copiare nulla, ma cogliere la ''realtà effettuale'' come ci consigliava l'inventore della scienza della politica Niccolò Machiavelli. E i partiti vecchi? Con il loro carico di storia, si consegnano alla Storia. Continueremo ancora a parlare di loro, ma tra analisti e ricercatori. Chi non se la sente di partire non deve fare altro che aspettare, senza mettersi di traverso, e verrà il momento propizio anche per loro. A Vasto (si parva licet) vogliamo ''partire'' per discutere e riflettere sul da farsi (anche la realtà vastese è molto cambiata) senza alcuna spocchia, nessun antagonismo con i partiti, nessuna voglia di ''piantare bandierine'', ma tanta voglia di dare un'accelerazione ad un percorso che procede a fasi alterne. Chi vuole può unirsi al gruppo promotore e camminare insieme verso una nuova stagione della Politica. Vi aspettiamo!''

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