Campione europeo e mai un incontro nella 'sua' Vasto: il grande rammarico di Domenico Urbano

Titolo continentale nei pesi medi per il pugile, costretto a 'peregrinare' sui ring di altri paesi

a cura della redazione
15/06/2012
Sport
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Campione europeo dei pesi medi, un titolo di grandissimo pregio e valore, quello conquistato negli anni scorsi dal pugile vastese Domenico Urbano. Eppure, tutto questo non gli è stato sufficiente per riuscire ad avere l'onore di un incontro di pugilato da organizzare nella sua città o anche in altre località d'Abruzzo.

 

In più occasioni Urbano ha espresso il proprio rammarico, costretto a 'peregrinare' sui ring di altri paesi, europei soprattutto, per la carenza di sponsor e di sostegni in genere, per affrontare i suoi impegni sportivi. Urbano, attualmente, gestisce un'attività di formazione boxe a San Salvo, gestendo la società 'San Salvo Boxe' ed in questi ultimi giorni, anche alla luce del dibattito riapertosi in città per quel che riguarda il calcio, ha voluto esprimere alcune sue considerazioni, inizialmente inviate all'ex assessore Francescopaolo D'Adamo, pubblicate sul blog di quest'ultimo ed anche a noi 'rilanciate'.

 

Ecco di seguito l'introduzione di D'Adamo, le parole di Urbano e la conclusione dello stesso D'Adamo.

 

Anche io come te ho vissuto la sgradevole sensazione di essere “invisibile”. Mi hanno rubato le idee, non mi hanno riconosciuto i meriti e si sono approfittati della mia buona fede. Io purtroppo non ho la possibilità o il potere di rimediare a certe cose. Però io posso parlare. Ed io presto volentieri la mia voce a te Domenico. Vasto terra di campioni.

 

Di seguito un messaggio del mio amico Domenico Urbano.

 

Ciao, va bene che il calcio é lo sport più seguito, ma alla Pro Vasto (prima di fallire) sono stati dati un sacco di soldi... e s'è visto che fine ha fatto. Io nel mio sport sono stato l'unico pugile abruzzese a stare 1°  in classifica europea, mi sono battuto 5 volte per questo titolo, ma non ho mai combattuto a casa mia, né difeso il titolo, a differenza di tanti altri pugili italiani e abruzzesi che si sono esibiti nel proprio comune, io no. Ora combatto all'estero per la scarsa sensibilità delle amministrazioni regionali, provinciali e locali, ma come tutte le cose, un conto e combattere a casa e una cosa è farlo fuori casa.

 

Spero che il messaggio di Domenico - conclude D'Adamo - arrivi a chi deve arrivare e …. “speriamo”.

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