Un esposto alla magistratura per il ''continuo assalto ai beni ambientali della Costa Teatina''. Lo annuncia il Wwf che segnala l'alterazione della preziosa falesia di Punta Opera, all'interno del Sito di Interesse Comunitario (cosiddetto Sic) di Punta Penna-Punta Aderci, a sud del porto di Vasto. Secondo il Wwf ''i lavori per la costruzione di una barriera frangiflutto si sono trasformati in un'attività che ha stravolto una parte consistente della falesia, determinando la distruzione della vegetazione tutelata dall'Unione Europea''. Per l'associazione ambientalista ''lavori di questo genere possono far incorrere lo Stato Italiano in una procedura di infrazione europea con danni rilevanti all'erario. Una recente sentenza del 10 novembre della Corte di Giustizia Europea ha confermato che gli Stati Membri non possono alterare i Siti di Interesse Comunitario''. ''Le foto che abbiamo raccolto - afferma Dante Caserta, presidente regionale del Wwf - sono inequivocabili e suscitano indignazione. Siamo esterrefatti per l'assenza di tutele reali per territori estremamente delicati dal punto di vista ambientale, su cui l'attenzione degli enti pubblici dovrebbe essere fortissima. Dalle prime informazioni raccolte, la Valutazione di Incidenza Ambientale svolta dalla Regione Abruzzo avrebbe previsto lavori solo 'da mare'. Qui invece - sostiene Caserta - si è aperta una larga strada sterrata in piena falesia e una parte del litorale con gli scogli naturali è stato riempito di massi. Non solo è stato alterato il valore naturalistico dell'area ma è stato anche depauperato il tanto decantato paesaggio della costa vastese. Ovviamente chiediamo un immediato intervento degli enti pubblici preposti per valutare se i lavori in corso siano stati autorizzati, se tali autorizzazioni fossero possibili in un'area così delicata e se tutte le eventuali prescrizioni, come, ad esempio, quella di operare solo dal lato mare, siano state rispettate. Nel caso i lavori siano difformi da quanto autorizzato - conclude Caserta - chiediamo un immediato blocco e il ripristino, per quanto possibile, visto che una falesia naturale come quella di Vasto non è replicabile''.