Sorrisi e fiducia tra i lavoratori della Golden Lady, da inizio luglio si riparte

La 'triplice' sindacale commenta l'accordo sottoscritto al Ministero per la riconversione: 'Fare squadra paga...'

Michele Tana
30/05/2012
Attualità
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Sorrisi e fiducia ritrovata tra i lavoratori, soddisfazione e orgoglio per il risultato: sensazioni e sentimenti, di lavoratori e rappresentanti del sindacato, all'indomani della sottoscrizione del verbale di accordo al Ministero dello Sviluppo Economico che significa riconversione industriale della Golden Lady in Val Sinello e attività produttiva che ripartirà, già ad iniziare dal prossimo luglio.

 

Questa mattina, nel bar-tavola calda 'L'Incontro', proprio dinanzi la sede della Golden Lady, i segretari provinciali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil, Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa, nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla presenza di diversi dipendenti, hanno illustrato a grandi linee i contenuti dell'intesa che porterà le aziende del settore calzaturiero e tessile 'Silda Invest' e 'New Trade' a riconvertire lo stabilimento gissano e a garantire l'occupazione di un totale di 365 lavoratori con la prima che ne rioccuperà 250 e la seconda 115.

 

"Fare squadra paga...", hanno evidenziato i sindacalisti parlando di un percorso, duro e complicato, ma alla fine a buon frutto, che ha visto interessati lavoratori, loro rappresentanti, proprietà dell'azienda in dismissione, istituzioni e nuovi investitori.

 

Le prime 'avvisaglie' dell'apertura di una possibile vertenza Golden Lady, hanno ricordato i rappresentanti dei lavoratori, ci furono 6 anni fa. Ed un primo impatto lo si ebbe con l'individuazione di lavoratori prossimi alla pensione, collocati in mobilità e fuoriusciti in maniera per così dire 'morbida' dal ciclo produttivo. Poi 4 anni fa circa la 'doccia fredda' degli annunci della proprietà di voler dismettere il sito gissano con iniziale ricorso ai vari strumenti a livello di ammortizzatori sociali a beneficio delle maestranze, cassa integrazione ordinaria, in deroga, straordinaria e per cessazione attività. Nel novembre 2011 la fine ufficiale dell'esperienza Golden Lady in Val Sinello. Intanto, già a settembre, si era insediato al Ministero dello Sviluppo Economico un tavolo tecnico-operativo per garantire l'avvio ed il monitoraggio di possibili soluzioni per la riconversione industriale dello stabilimento con l'impegno della società specializzata 'Wollo'. 

 

Rucci, Zerra e Schioppa, pur riconoscendo divergenze iniziali sul modo di gestire la vertenza, hanno sottolineato l'unitarietà del sindacato e della Rsu di fabbrica con sempre al primo posto l'interesse dei lavoratori.

 

La svolta un mese fa. Di possibile riconversione si era parlato, ma non erano mai stati fatti, chiaramente, i nomi delle imprese interessate. Poi l'ufficializzazione delle 2 società che oggi si apprestano a dare seguito all'attività. E nonostante il rischio corso con alcune ribalte mediatiche con indicazioni dei nomi venendo meno alle richieste cautela e riservatezza, alla fine, pur con i necessari approfondimenti in sede ministeriale scaturiti dopo un precedente vertice capitolino, ieri il nero su bianco da parte di sindacati, proprietà Golden Lady, società 'Silda Invest' e 'New Trade' e istituzioni, nella fattispecie Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comune di Gissi. Tutta la forza lavoro verrà riassunta a tempo indeterminato con applicazione dei contratti collettivi nazionali di categoria. Per l'azienda del settore calzaturiero in particolare, poi, il beneficio di 10.000 euro per ogni lavoratore assunto, da corrispondere alla 'Slda' da parte di Nerino Grassi, titolare della Golden Lady, che ha anche concesso in comodato d'uso gratuito e con un canone simbolico l'affitto dei capannoni di Gissi per un periodo di iniziali 6 anni. 

 

I lavoratori già nei prossimi giorni sosterranno i colloqui per verificare i successivi inquadramenti e già dal 1° luglio sarà concretizzato il subentro per buona parte di loro. Il 6 giugno, alle 8.30, è convocata un'assemblea di fabbrica per discutere proprio dei prossimi percorsi da affrontare.

 

I rappresentanti dei sindacati hanno infine auspicato la concretizzazione degli impegni assunti dalle istituzioni in ordine al capitolo infrastrutture, viabilità, autorizzazioni, corsi di formazione lavoro e ulteriori possibilità per il riconoscimento dell'area di crisi, sottolineando che periodicamente verranno verificati passaggi e realtà del nuovo percorso intrapreso.

 

 

 

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