Promesso, ma mai messo in opera il compostaggio domestico a Vasto.
A rilanciare la questione è Andrea Bischia, consigliere comunale di Progetto per Vasto, che ha presentato un'interrogazione a riguardo al sindaco Luciano Lapenna.
L'esponente di PpV fa riferimento alla legge regionale n. 45 del 19.12.2009 sulle 'Norme per la gestione integrata dei rifiuti' che si prefigge di valorizzare le attività di compostaggio dei rifiuti organici ed in particolare quelle di 'compostaggio domestico' o 'autocompostaggio'. Evidenziata inoltre la realtà delle sostanze organiche di scarto (foglie, rami, spoglie di animali, .. etc.) che, nei cicli naturali, vengono degradate dai microrganismi che le trasformano in humus e che il compostaggio ricrea le condizioni per tale processo, accelerandolo, consentendo di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti da smaltire con conseguente risparmio economico ed ambientale.
"Valutando che queste sostanze organiche rappresentano circa un terzo dei rifiuti urbani e quindi recuperandole in proprio - dice ancora Bischia - otteniamo i seguenti vantaggi: dare un contributo significativo alla corretta gestione dei rifiuti, diminuendo le quantità che devono essere smaltite e riducendo così i relativi costi; ridurre i rischi di inquinamento delle acque di falda e di produzione di gas maleodoranti in discarica, ridurre l’inquinamento atmosferico che si avrebbe bruciando tali scarti e garantire la fertilità del suolo.
Da queste considerazioni gli interrogativi al sindaco, per sapere "perché finora l’amministrazione comunale non abbia seriamente preso in considerazione tale legge regionale e se non ritiene prioritario l’intervento affinché i cittadini possessori di almeno un giardino possano iniziare a fare compostaggio domestico usufruendo di conseguenza anche della percentuale di sconto sulla Tarsu e, in secondo luogo, per ridurre i costi per il conferimento dei rifiuti in piattaforma da parte dell’Ente".