In circa mille per dire no, a gran voce, al catastrofico piano industriale, recentemente presentato dalla direzione aziendale della Denso, che prevede il ''taglio'' di circa quattrocento posti di lavoro. E' stata ampia la partecipazione dei lavoratori alla manifestazione di protesta, predisposta dalle organizzazioni sindacali di categoria per ribadire la propria contrarietà alle strategia dell'azienda nipponica, tutta tesa ad assestare un colpo durissimo all'economia di questo territorio. Alle 8, non appena iniziato lo sciopero di quattro ore proclamato dai sindacati, un lungo corteo ha mosso dai cancelli dello stabilimento della zona industriale di Piana Sant'Angelo per muoversi verso il centro di San Salvo. Con bandiere e striscioni, in testa quello della rsu di fabbrica, gli operai hanno scandito slogan e chiesto a gran voce alla Denso di ritirare l'ultimo piano industriale, ''una iattura per questo comprensorio'', hanno rimarcato i partecipanti. I manifestanti si sono poi ritrovati in piazza Aldo Moro. Qui si sono succeduti gli interventi di sindacalisti e rappresentanti delle istituzioni locali. ''Questa è la prima di una lunga serie di manifestazioni di lotta contro i piani dell'azienda - ha detto Mario Codagnone della Fiom-Cgil. La Denso può e deve rivedere il suo piano industriale, perché non è giusta la logica della multinazionale quando, per il massimo profitto, imbocca la strada dei tagli occupazionali che mortificano un intero territorio. La vertenza della Denso - ha aggiunto - dovrà inoltre assurgere ad un ruolo regionale e nazionale e noi non riprenderemo il confronto se l'azienda non scenderà a patti''. Ieri, in segno di protesta, i dipendenti avevano rifiutato panettone e spumante offerti dall'azienda per le festività natalizie.