Si farà a Vasto il processo per l'omicidio della giovane lituana Neila Bureikaite, 24 anni, assassinata a Vasto, nell'appartamento di via Sandro Pertini nel quale viveva con il suo compagno Matteo Pepe, 20 anni più di lei, imprenditore edile di Motta Montecorvino, in provincia di Foggia, in carcere sin da poco dopo la scoperta del cadavere della ragazza.
Il 21 giugno l'udienza, in Tribunale a Vasto, con il procedimento che avverrà con rito abbreviato.
La difesa di Pepe, rappresentata dagli avvocati Pasquale Morelli e Giampaolo Di Marco, ha chiesto e ottenuto dal Gup la possibilità di giudizio alternativa che prevede, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena. Niente udienza davanti alla Corte d'Assise di Lanciano, dunque, come inizialmente previsto nel caso di processo con rito ordinario. Ed il rito abbreviato con Pepe unico imputato, accusato di omicidio volontario, si terrà sulla base degli atti d'indagine raccolti dagli inquirenti e dall'accusa.
Il 15 ottobre 2011 il giorno dell'efferato omicidio. Fu lo stesso Matteo Pepe, poco dopo il delitto, a chiamare i soccorsi del 118 dicendo inizialmente di essersi ferito con un coltello. Ma il suo racconto non convince pienamente gli operatori sanitari che a loro volta segnalano l'episodio alla Polizia. Una volta sul posto, la scoperta del cadavere della giovane Neila, ritrovata a terra in camera da letto, uccisa con tre coltellate infertele, secondo le contestazioni dell'accusa, proprio da Matteo Pepe.
Un rapporto d'amore, iniziato tre anni prima, culminato nella tragedia, come spesso avvenuto anche in altre occasioni.