Tre imprese sconosciute al fisco, che lavoravano da anni nel settore dell’edilizia industriale, ed un’evasione fiscale accertata per oltre 5 milioni di euro, tra imposte dirette ed Iva non versata. Tutto questo nell’ambito di una serie di verifiche e controlli dei militari della Compagnia di Vasto della Guardia di Finanza.
Le imprese in questione, gestite a San Salvo da due fratelli e dal loro padre di cittadinanza albanese, molto noti in zona, costruiscono capannoni industriali. I titolari, “nonostante il loro vistoso tenore di vita, a fronte dei lavori effettuati negli anni – si legge in una nota delle fiamme gialle - non hanno mai presentato le dichiarazioni dei redditi, omettendo di denunciare ricavi per oltre 12 milioni di euro ed evadendo le imposte per oltre 5 milioni di euro tra Imposte dirette ed Iva. I finanzieri, in due anni di indagini, hanno contabilizzato i ricavi non dichiarati, esaminando i soli conti correnti bancari intestati ad uno dei titolari delle ditte, avendo entrambi nascosto ogni genere di documento fiscale. Sono in corso, pertanto, le indagini nei confronti degli altri due imprenditori per quantificare i ricavi sottratti al fisco. Nonostante il loro alto tenore di vita, i tre albanesi per evitare che il Fisco potesse sequestrare loro dei beni aziendali e propri, vivevano in abitazioni prese in affitto e le rispettive imprese non possedevano beni propri e si avvalevano di macchinari noleggiati all’occorrenza".
Dall’inizio dell’anno ad oggi – si sottolinea infine nella nota - il reddito sottratto all’imposizione fiscale accertata è pari ad oltre 50 milioni di euro e circa 6 milioni di IVA.
ALTRI CONTROLLI NEL TERRITORIO A CURA DEL COMANDO PROVINCIALE DI CHIETI
Nella giornata di ieri, i militari del Comando Provinciale hanno intrapreso un vasto “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” nei principali comuni. In materia di emissione di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 103 controlli, che hanno portato alla constatazione di 31 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali, con una incidenza di irregolari di oltre il 31%. Sia i soggetti controllati, che coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che frequentano il tessuto economico-commerciale dei mercati rionali di San Salvo, Atessa, Ortona e Francavilla. Tali irregolarità vanno ad aggiungersi alle 131 violazioni, su 673 controlli, in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza dall’inizio dell’anno con una incidenza di circa il 20%.
In materia di contrasto all'abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro di 123 articoli ed alla denuncia di 3 persone di varia nazionalità. Anche in questo caso, tali risultati si vanno ad aggiungersi ai sequestri di ulteriori 48 articoli contraffatti ed alla denuncia di 3 soggetti, già effettuati dalle Fiamme Gialle dall’inizio dell’anno sull’intero territorio provinciale. Invece nella serata di ieri i finanzieri del Comando Provinciale di Chieti, hanno sottoposto a controllo 2 night club, procedendo all’identificazione di 23 cittadine straniere comunitarie (a prevalenza cittadinanza rumena) risultate regolarmente assunte. Dall’esame dell’attività ispettiva i due locali sono risultati non essere in regola con le autorizzazioni di pubblica sicurezza. Nei confronti di uno, è stata proposta la chiusura, in quanto il responsabile lo gestiva in completa assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza che comporteranno necessariamente la sospensione delle attività danzanti e la chiusura del locale notturno. Invece nei confronti dell’altro esercizio le autorizzazioni erano state rilasciate probabilmente ad un'altra persona e non effettivamente a chi gestiva il locale, pertanto laddove dovesse essere provato ciò, si procederà anche per quest’ultimo gestore alla proposta di chiusura del locale notturno. In entrambi i locali sono state riscontrate violazioni fiscali quali la mancata istituzione dei registri contabili obbligatori, l’omessa registrazione di corrispettivi e l’omesso rilascio di scontrini fiscali a fronte della somministrazione di alimenti e bevande e la violazione al diritto d’autore in quanto trovati circa 30 cd musicali masterizzati.