Una realtà che può e deve crescere, attraverso attività di sensibilizzazione e coinvolgimento, partendo dal fatto che un semplice e generoso gesto può essere di fondamentale aiuto per salvare la vita di un’altra persona affetta da leucemie, linfomi, mieloma e altre neoplasie del sangue.
La sezione di Vasto dell’Admo, l’Associazione Donatori di Midollo Osseo, si apre alla cittadinanza e lancia un appello generale per una maggiore partecipazione con conseguente ed essenziale incremento del numero dei potenziali donatori. Questa mattina, presso la sala consiliare ‘Giuseppe Vennitti’ del Comune di Vasto un incontro pubblico è stato tenuto alla presenza di Antonietta Cirulli, presidente della locale sezione Admo, di Daniela Mascioli, presidente Admo Abruzzo, del dott. Franco Papola, direttore del Centro di Tipizzazione Tissutale Regionale de L’Aquila e del dott. Pasquale Colamartino, direttore del Centro Trasfusionale dell’ospedale ‘San Pio’ di Vasto. Tra i presenti anche una donna di San Salvo, Anna Santoro, iscritta all'Admo, la cui compatibilità con un paziente americano ha consentito un intervento 'salvavita' per quest'ultimo.
Il numero di iscritti a Vasto e nel territorio è in linea con quanto avviene nel resto d’Abruzzo, ma è la regione a trovarsi indietro nella classifica nazionale, al quintultimo posto per numero di potenziali donatori rispetto alla popolazione anche se, da contraltare, c’è una maggiore incidenza di donatori effettivi rispetto ad altri territori. La difficoltà sta nella scarsa compatibilità che si registra tra potenziali donatori e riceventi (1 su 4 a livello parentale ed 1 su 100.000 tra persone non imparentate). “Per coloro che non hanno un donatore consanguineo – ha sottolineato Antonietta Cirulli – la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati”. In Italia, ogni anno, ha evidenziato il dott. Papola, vengono eseguiti 800 trapianti, ma sono 1.800 i malati ad averne necessità. “Il malato di leucemia – ha aggiunto la presidente regionale Mascioli – è come una barca in mezzo al mare ed il donatore può essere considerato come un faro”.
Per diventare potenziali donatori, ha ricordato il dott. Colamartino, è necessario avere un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni (ma si può donare fino a 55). I dati di ognuno vengono inseriti nel Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, collegato con altri 63 Registri a livello internazionale. La sensibilizzazione è fondamentale anche tenendo conto dei passi in avanti registrati sull'assunto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è, attualmente, al centro di ricerche anche nei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie.
La sezione vastese dell’Admo è ubicata presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’, contatto telefonico 0873-308415 indirizzo di posta elettronica admovasto@hotmail.it