Dopo la Sardegna, che nel 2005 ha deciso di tutelare e preservare tutte le zone naturali e paesaggisticamente importanti, i Verdi chiedono che anche l'Abruzzo faccia la propria parte, per salvare l'ultimo tratto di costa abruzzese che conserva zone ancora intatte e a forte valenza naturalistica e paesaggistica. Per cercare di venire incontro alle esigenze ed alle richieste dei cittadini, dei Comuni e della Provincia, e cercando di far una sintesi che comprenda e valorizzi i diversi Progetti di Legge Regionale presentati sull'argomento, i Verdi hanno depositato un nuovo Progetto di Legge di ''Istituzione del Sistema delle aree protette della Costa Teatina e della Riserva Naturale Regionale Costa Teatina''. ''Si tratta - dichiara Walter Caporale, capogruppo regionale dei Verdi - di circa 40 chilometri di costa abruzzese che possono essere preservati dai rischi di speculazione e di cementificazione, realizzando una Riserva regionale che include i territori individuati anche dall'Unione Europea come Siti di Interesse Comunitario, quelli ad essi collegati in ottica di rete ecologica, le aree dismesse da Rfi tra Ortona e Vasto-San Salvo ed una fascia di protezione esterna di 150 metri a monte e a valle dell'ex tracciato ferroviario. Il Coordinamento per la Tutela della Costa Teatina, costituito da sessantacinque soggetti - prosegue Caporale - ha elaborato, sulla base di esperienze, professionalità, abnegazione, conoscenze, competenze, ricerche sul campo, analisi, studi di fattibilità, il Progetto per l'Istituzione della Riserva Naturale Regionale Guidata della Costa Teatina. Attaccare ed insultare queste competenze e queste proposte senza avere mai ricercato il confronto e l'incontro significa pretendere di imporre la propria opinione''.