'Troppe coincidenze', i misteri d'Italia secondo Giuseppe Ayala: l'incontro a Vasto

Appuntamento nell'Aula Magna del Tribunale nel pomeriggio di martedì 24 aprile

a cura della redazione
23/04/2012
Attualità
Condividi su:

"L’incontro con Giuseppe Ayala vuol essere un momento di testimonianza e di riflessione per ricordare due magistrati, due siciliani onesti, caduti a meno di due mesi l’uno dall’altro".

 

Così gli organizzatori presentano l'appuntamento in programma nel pomeriggio di domani, martedì 24 aprile a Vasto, con il magistrato Giuseppe Ayala, su iniziativa dell'Università delle Tre Età. Appuntamento, dalle ore 17, presso l'Aula Magna del Tribunale.

 

"Dopo vent’anni, le stragi di Capaci e di Via D’Amelio - si legge in una nota - , sono ancora una ferita aperta, una delle più brutte pagine della storia del nostro Paese. Questo incontro è stato fortemente voluto dalla nostra Associazione, affinché la memoria e il patrimonio di valori non vengano dispersi, ed è oggi per noi un momento di confronto e condivisione di esperienze ed idee in evoluzione. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fedelissimi e leali servitori dello Stato, eroi nel combattere l’illegalità in difesa della libertà in modo esemplare. Il fenomeno mafioso, purtroppo, è presente, con diverse modalità , in tutto il Paese. Qual è dunque il messaggio di questi due magistrati? E’ dovere dei cittadini prendere coscienza della pericolosità del fenomeno per l’economia, la politica, le istituzioni partecipando ognuno con i propri mezzi al superamento di quei condizionamenti che limitano la libertà. Un sentito ringraziamento al nostro prestigiosissimo relatore dr. Giuseppe Ayala che ha accettato il nostro invito senza se e senza ma e che per il suo operato merita grande riconoscimento".

 

Per l'occasione verrà presentato il libro intitolato "Troppe coincidenze"-edizioni Mondadori, di cui autore Ayala.

 

 

LA BIOGRAFIA DI GIUSEPPE AYALA - Conseguita la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Palermo, esercita la professione di sostituto procuratore della Repubblica e in tale veste partecipa al primo maxiprocesso contro la mafia che si conclude con le condanne inflitte ai tanti incriminati di mafia e segna una svolta nella lotta che lo Stato, rappresentato da magistrati onesti e coraggiosi, persegue contro di essa.

 

Falcone, Borsellino e Ayala affrontano in modo concreto la lotta alla criminalità determinando la violenta reazione della mafia che, con vari attentati, tra cui quelli che provocheranno la morte di Falcone e Borsellino, cerca di intimidire lo Stato e soprattutto quella magistratura da cui si sente minacciata.

 

Ed è per una coincidenza fortuita che Giuseppe Ayala si salva dall’attentato a Falcone.

 

La sua entrata in politica, avvenuta poco prima dell’attentato a Falcone, rappresenta una intensa partecipazione alle vicende italiane e attraversa il periodo di tangentopoli fino al suo impegno come sottosegretario alla giustizia. La sua carriera prosegue con l’incarico di consigliere presso la Corte d’Appello de L’Aquila.

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: