I ragazzi della 5^ C, 5^ D e parte della 4^ A della scuola primaria 'Spataro' del Primo Circolo Didattico e alcuni dei loro genitori hanno avuto un’occasione irripetibile. Spinti dallo studio dell’intercultura che hanno svolto a scuola da tre anni in varie modalità, hanno avuto la possibilità di intervistare l’amministrazione comunale di Vasto, nella sala consiliare, per approfondire le problematiche relative agli immigrati presenti nel territorio vastese.
Dopo la presentazione del vice sindaco e dei vari assessori presenti e la visione di un power point realizzato dal mediatore culturale, i ragazzi, come veri giornalisti, seduti nelle poltroncine consiliari, hanno, per ben 2 ore, intervistato i rappresentanti dell’amministrazione, che hanno risposto con grande attenzione e passione verso una tematica, quella dell’intercultura, che è considerata da tutti molto importante.
A Vasto l’amministrazione comunale ha realizzato l’ufficio immigrazione, dove è presente anche il mediatore culturale, Hamid Hafdi. Lui ha il compito di aiutare gli immigrati per tutte le loro necessità, dalle pratiche burocratiche, alla scelta dell’alloggio, alle difficoltà di inserimento, ecc. Spesso, purtroppo, il Comune non riesce a soddisfare tutte le richieste degli immigrati, per mancanza di risorse economiche. Per imparare la nostra lingua più facilmente, ci sono a Vasto dei corsi di italiano per stranieri, che si svolgono in orario serale per permettere loro di lavorare il giorno. Ci sono inoltre varie iniziative culturali, finalizzate all’integrazione e all’intercultura, tra queste, ad esempio, nel 2010 il progetto “Accoglienza e integrazione” tra artigiani italiani e stranieri a confronto, progetti con le scuole, come ad esempio quello svolto l’anno scorso “Indovina chi viene a trovarci” con all’interno il concorso di poesia interculturale.
Domenica prossima, 22 aprile, ci sarà inoltre un'importante manifestazione a Palazzo d’Avalos, l’incontro con un famoso autore, Hamid Barole Abdu
In tutto a Vasto ci sono 2.162 stranieri residenti: 1.021 rumeni, 190 marocchini, 126 cinesi, 111 albanesi, 73 polacchi, 72 macedoni, 54 tunisini, 515 di altre nazionalità. Svolgono varie attività lavorative: artigianato, agricoltura, edilizia, assistenza alle persone (badanti), commercio. La presenza degli immigrati a Vasto porta enormi benefici in quanto svolgono dei lavori che gli italiani hanno smesso di fare. Naturalmente questi dati numerici sono degli stranieri con il permesso di soggiorno. Questo viene rilasciato dalla questura, su richiesta dell’interessato, che può richiederlo per vari motivi. Non ci sono dati sugli immigrati clandestini. Quindi non sappiamo se ci sono anche a Vasto e in che numero.
A questo proposito ci hanno raccontato un fatto che è accaduto qualche anno fa. Alla stazione ferroviaria la Polizia ha fermato una trentina di immigrati clandestini, tra loro c’erano anche ragazzi minorenni. Il Comune, in collaborazione con il mediatore culturale, don Gianfranco Travaglini, suor Gianna e la Caritas ha dato un sostegno a questi clandestini che dopo 5 giorni, come previsto dalla legge, sono dovuti andare via.
La maggior parte degli immigrati, ha l’età compresa tra i 19 e i 35 anni. Una piccola minoranza sono anziani oltre i 65 anni. Mentre i giovani fino a 18 anni sono in aumento. Hanno quasi tutti i titoli di studio, dalla scuola dell’obbligo alla laurea. Non tutte le lauree conseguite nei paesi extracomunitari sono valide in Europa. In questi casi bisogna a volte integrare con qualche altro esame il percorso di studi. Spesso capita che immigrati laureati svolgono in Italia lavori molto umili. Un dato importante è che in questi ultimi anni sono in aumento il numero degli immigrati che frequentano la scuola superiore o l’università. Gli immigrati presenti a Vasto sono di varie religioni, ma non ci sono luoghi di culto specifici. I musulmani solo a San Salvo possono riunirsi in preghiera. Ultimamente è pervenuta anche la richiesta per un luogo di culto per gli ortodossi, che però è rimasta ancora inattuata .
Questa esperienza è stata unica, perché non a tutti capita nella vita di poter essere presenti in modo attivo, nella sala consiliare del Comune. Abbiamo capito che l’amministrazione comunale si impegna molto, per accogliere nel migliore dei modi, anche se con poche risorse, gli immigrati che vengono a Vasto. Molti sono i problemi ancora da risolvere, ma molte sono anche le iniziative prese al riguardo.
E’ dalla terza elementare che approfondiamo la tematica dell’intercultura. In terza con l’ausilio di mediatori culturali abbiamo iniziato a conoscere la cultura degli altri paesi; in quarta con le nostre insegnanti in un progetto pomeridiano, abbiamo approfondito gli aspetti geografici e tradizionali di vari paesi stranieri. Quest’anno invece il percorso è continuato con un cineforum interculturale e con questa intervista al Comune. Tutto questo percorso è stato per noi molto significativo e importante, abbiamo potuto conoscere la ricchezza della cultura, della lingua e delle tradizioni degli altri paesi, abbiamo capito quanto sia per noi una grande possibilità, poter condividere con i nostri compagni stranieri il nostro percorso di studi. Stare insieme, significa arricchirsi reciprocamente, consentire uno scambio di vedute aperto, rispettoso e fondato sulla reciproca comprensione, fra individui e gruppi che hanno origini e un patrimonio etnico, culturale, religioso e linguistico differenti, per apprezzarne l'identità e riconoscerne la dignità di tutti.