Futuro dell'area di Punta Penna: 'Tutelare l'integrità ambientale della zona'

Menna ribadisce la posizione dell'Udc: 'No a siti di impatto a svantaggio dello sviluppo turistico'

a cura della redazione
19/04/2012
Attualità
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Ribadisce la posizione il consigliere regionale dell'Udc Antonio Menna: "No a siti di impatto a Punta Penna a svantaggio dello sviluppo turistico".

 

Il consigliere regionale interviene commentando l'incontro odierno a Vasto, su iniziativa della Provincia di Chieti, con in agenda l'argomento del Piano Territoriale delle Attività Produttive. "Il futuro dell’area industriale di Punta Penna - dice Menna - deve essere disegnato mettendo in gioco una politica giudiziosa che tenga conto delle peculiarità ambientali di tutta quell’area, che implica il benessere e l’equilibrio della città e del suo comprensorio. Pertanto, non posso che elogiare l’iniziativa del presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, di convocare un incontro con al centro l’aggiornamento dello strumento di pianificazione territoriale di Punta Penna”.

 

Secondo Menna "la linea delle decisioni da adottare e le iniziative da prendere debbono far prevalere l’ago della bilancia sulle peculiarità ambientali e paesaggistiche di Punta Penna, presupposti essenziali di un modello di sviluppo alternativo a quello industriale o non connaturato a quell’area, da preservare non soltanto a vantaggio dei vastesi, ma di tutti gli abruzzesi. La nostra posizione su Punta Penna è nota da tempo, ovvero da quando ho presentato una specifica proposta di legge regionale sulla riconversione graduale di tutta l’area, proprio in armonia con il Ptap che prevede il riutilizzo e la dismissione di edifici produttivi, nonché delocalizzazioni di alcune attività che con spiccate incompatibilità ambientali. Spero dunque che dall’incontro promosso da Di Giuseppantonio con il Comune di Vasto scaturiscano decisioni importanti e fruttuose, nel senso della salvaguardia ambientale, tali da precludere una volta per tutte l’insediamento di centrali o industrie chimiche a svantaggio dello sviluppo turistico. Sarebbe un grave errore permettere lo scempio di Punta Penna – conclude Menna - a discapito dello sviluppo turistico che a mio avviso costituisce l’unico modello cui aspirare, in grado di creare posti di lavoro e durevole occupazione”.

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