Uno splendido risultato quello ottenuto dal Liceo Scientifico “Raffaele Mattioli” di Vasto.
Nella selezione per il 24° concorso dell’Unione Europea dei giovani scienziati e per i più importanti eventi internazionali degli studenti eccellenti, le giovanissime Ilaria Cinalli, Alexandra D’Aurizio, Mariangela Potente sono state selezionate per la finale italiana. Alla sessione del 14-16 aprile indetta dalla FAST (Federazione delle associazione scientifiche e tecniche) e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica le tre studentesse hanno ottenuto il brillantissimo e meritato riconoscimento con il progetto dal titolo (ironico e amabilmente provocatorio) 'Tabacco per i fumatori naturalisti'.
La motivazione della commissione selezionatrice è la seguente: «Le preoccupanti e catastrofiche previsioni ambientali e l’inquinamento legato alla combustione di combustibili fossili suscitano nelle tre ragazze grande interesse per la ricerca delle forme alternative di energia rinnovabile, e tra le più varie sembra esserci l’estrazione di bio olio da piante oleaginose. E tra queste specie scelgono il tabacco che, oltre ad avere un seme con uno dei più alti contenuti di olio, non comporta la riduzione della disponibilità delle produzioni alimentari e permette una rivalutazione della stessa pianta». L’articolato svolgimento del tema – l’ottenimento di energia rinnovabile con un bio-olio naturale derivato dal tabacco evitando l’uso di coltivazioni alimentari – apre un fronte culturale di enorme attualità sul versante delle energie. Ma, soprattutto, rende chiara in modo inequivocabile la partecipazione di queste giovani ricercatrici a un dibattito di carattere generale. Che non significa schieramento preconcetto su Sì o No a nuove tecnologie, ma che apre a soluzioni pratiche di problemi concreti e che si misura con questioni rilevanti di problem solving.
Il Liceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto è ben lieto di avere al suo interno apprendiste scienziate capaci di legare al territorio (filiera corta) la soluzione di temi agro-alimentari generalissimi (sarebbe il caso che le stesse istituzioni pubbliche ragionassero su questi aspetti). Ma, soprattutto, cominciare a rendersi conto che la produzione di cultura tecnico-scientifica non è solo di laboratori di ricerca ma di scuole che sanno trovare in se stesse (il Festival della Scienza/Ad-ventura, tanto per ritornare su di un’esperienza appena conclusa curata dalla prof.ssa Rosa Lo Sasso e sostenuta dal dirigente prof.ssa Silvana Marcucci) la possibilità di offrire ai giovani occasioni per lo sviluppo delle loro competenze. A titolo informativo, si ricorda che il progetto di Ilaria Cinalli, Alexandra D’Aurizio, Mariangela Potente è stato l’unico a rappresentare l’Abruzzo in questa prova. Che sono state solo dodici le regioni ad essere state prescelte. E che, in una rassegna voluta dal Parlamento Europeo sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ci sia una scuola di Vasto è un fatto che dà soddisfazione alla città.