Altolà, per il momento, al progetto ‘Recogen’ della ‘Puccioni spa’ a Punta Penna per la rigenerazione dell’acido cloridrico e decisione che slitta per l’impianto di rifiuti pericolosi, con annessa discarica per non pericolosi, su iniziativa della società ‘Vallecena’ a Furci, a poca distanza dal sito consortile del Civeta. La rappresentanza vastese di comitati civici, associazioni, sindacati e partiti presente a L’Aquila per farsi ‘sentire’ in occasione della riunione per l’analisi di 64 progetti di impatto su tutto il territorio regionale è soddisfatta. Il comitato VIA della Regione Abruzzo, nella mattinata di martedì, ma anche ieri, è stato presidiato da numerose persone. “Una bella giornata – commenta il consigliere comunale di Rifondazione Comunista di Vasto, Paola Cianci, presente nel capoluogo regionale -. Un primo riconoscimento anche delle osservazioni che abbiamo contribuito a presentare contro il progetto della ‘Puccioni’. Ma sappiamo bene che la strada è ancora lunga. Un punto a favore della difesa dell’ambiente e della riserva di Punta Aderci, comunque, lo abbiamo segnato”. A L’Aquila, tra gli altri, c’erano esponenti vastesi del WWF, del Comitato cittadino per la Tutela del Territorio, dei Cobas e di altre associazioni e movimenti. “Una dimostrazione importante – conclude Paola Cianci in linea con quanto affermato dal consigliere regionale di Rifondazione Maurizio Acerbo – che ha mostrato l’utilità di un’azione di movimento coordinata dentro e fuori le istituzioni”. Soddisfazione, oltre che da Rifondazione, viene espressa in una nota anche dal circolo vastese di Sinistra Ecologia e Libertà. “L’iter prosegue, ma questo ‘no’ deve far riflettere sulla contrarietà di tanti cittadini a progetti di difficile sostenibilità in un’area tanto delicata. Risultati che, insieme all’importantissimo ‘no’ al progetto di estrazione di gas a Bomba ed alla ‘sospensiva’ sul progetto della discarica a Furci, fanno sperare in un approccio più attento della Regione alle problematiche ambientali che verifichi l’insostenibilità di taluni progetti in itinere (cementificio e centrali a biomasse a Punta Penna). Tutto ciò conferma come la cultura della tutela ambientale e la rinnovata sensibilità verso queste problematiche, che fino a qualche anno fa era appannaggio solo di pochi, sempre di più diventano temi cari anche ai cittadini del nostro territorio e Sel, che ha nel nome del partito la parola ‘ecologia’, non può che valutare positivamente questa rinascita e confermare il proprio impegno in questa direzione”.