Recupero aree dismesse ferrovie, a fine aprile la scadenza per i progetti di valorizzazione

Tante idee, ma la fattibilità? Al centro dell'attenzione la questione turismo in città

Marina Recinelli
11/04/2012
Attualità
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Scadrà a fine aprile il termine per la presentazione, da parte dei Comuni, dei progetti per la valorizzazione ed il recupero delle aree dismesse della linea ferroviaria adriatica. Una sfida importante per la Provincia di Chieti che coordinerà il tavolo ma, soprattutto, una sfida importante per Vasto che vede proprio sul territorio cittadino il tracciato più lungo. Da tempo il confronto sul riutilizzo dell’ex linea ferroviaria è aperto ma, adesso, è arrivato il momento di programmare quelli che saranno gli interventi strategici, fondamentali per rilanciare il settore turistico. Una carta che potrebbe risultare vincente per l’economia locale travolta dalla crisi industriale. Da anni ci si interroga su quale sia la formula migliore da applicare e, alla fine della scorsa stagione estiva, sull’argomento era tornato il presidente dell’associazione albergatori 'Il Golfo d’Oro', Michele Di Chiacchio, lanciando alcune idee: “Pensiamo ad un servizio ferroviaro che corra dalla vecchia stazione di piazza Fiume alla Riserva Naturale di Punta Aderci – aveva dichiarato Di Chiacchio - che permetta l’accesso alle splendide calette disseminate lungo la costa, attraverso stazioncine dotate di punti di ristoro, servizi igienici”. Una sorta di metropolitana di superficie, insomma, una proposta che si era già affacciata sulla scena durante l’Amministrazione Tagliente. Da affrontare anche la questione della struttura dell’ex stazione di piazza Fiume, oggi, letteralmente in rovina. Secondo alcuni potrebbe divenire la sede in cui concentrare tutti i servizi al turismo. Uno spazio teorizzato dagli stessi albergatori che avevano chiesto al Comune di realizzare un Palazzetto del Turismo, un sito ove localizzare i diversi consorzi, la sede dell’Agenzia per la Promozione Turistica. Un polo di informazione sulla città, sui posti disponibili nelle strutture ricettive, sulle manifestazioni e le iniziative, sui servizi. Lo stesso 'Golfo d’Oro' si era candidato a partecipare alla gestione. Ma è evidente che la partita turismo si potrà giocare sino in fondo solo partendo dalla pianificazione degli interventi. Non si tratterà, dunque, di mettere a punto solo un progetto per il recupero delle aree dismesse delle FS, ma di partire da una visione d’insieme del settore turistico, del territorio e dei servizi da implementare per sostenerne la crescita. E perché il nuovo progetto strategico abbia successo bisognerà pensare anche ad una rapida soluzione dei problemi, dal necessario incremento del numero dei taxi presenti in città, alla sistemazione della rete fognaria, dalla situazione degli accessi al mare all’area Sic. Senza dimenticare la questione della sicurezza dei pedoni sulla SS 16 e valutando la possibilità di garantire un collegamento diretto su gomma tra l’aereoporto di Pescara e Vasto. Una visione unitaria che non potrà esulare da una valutazione di quelle che saranno le esigenze, le idee, le proposte avanzate da quelle categorie che svolgono un ruolo di primo piano nel mercato turistico locale, albergatori, balneatori, ristoratori, commercianti e relativi consorzi, che, questa volta, dovranno impegnarsi direttamente.

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