La nuova Arap (Agenzia Regionale per le Attività Produttive) avrà costi insostenibili per le imprese: continua la protesta dei dipendenti del Coasiv di Vasto contro l’ormai prossima soppressione dei Consorzi industriali, che dal prossimo settembre saranno sostituiti dall’Arap. I dipendenti dell’Ente vastese, tra i pochi consorzi virtuosi in Abruzzo, hanno inviato una lettera al Consiglio Regionale d’Abruzzo, al presidente ed ai componenti la IV Commissione permamente, chiedendo che la questione venga affrontata in modo serio. Una nota incentrata sul disciplinare approvato dalla Giunta regionale il 13 febbraio scorso, il n. 62, ancora all’esame della IV Commissione. “Disciplinare che – a detta dei dipendenti del Coasiv - crea tali e tante condizioni di criticità da mettere seriamente a rischio il futuro di chi opera nel settore”. “Si parla tanto di attuare strategie adeguate a fronteggiare la crisi che attanaglia l’economia ed il settore industriale – scrivono i funzionari del Coasiv - Leggiamo di innumerevoli vertenze in atto, dei problemi in cui versa la Val Sinello. Condividiamo le buone intenzioni ma non comprendiamo come sia stato possibile, da parte della Giunta regionale, approvare il disciplinare inerente il riordino delle funzioni in materia di attività produttive, atto di regolazione della nascente Arap (Azienda Regionale Attività Produttive), che pone a carico delle Aziende insediate o che vogliano insediarsi, ogni costo derivante dalla gestione del nuovo Ente, di opera ed impianti, compresi i costi per la realizzazione di nuove infrastrutture o completamenti”. Secondo i lavoratori del Coasiv, “la nuova Arap avrà costi di gestione che ammonteranno a non meno di 6-7 milioni di euro annui cui devono aggiungersi i costi delle manutenzioni in tutti gli agglomerati industriali della Regione ed i costi, oggi non definibili, delle opere di urbanizzazione e loro completamenti. Al posto dei Consorzi Industriali, nascerà un nuovo Ente che costerà almeno 10 milioni di euro l’anno e che dovrebbe sostenersi attraverso i canoni posti a carico delle Aziende utenti, chiamate a sottoscrivere la nuova Convenzione tipo approvata sempre dalla Giunta regionale”. Una situazione insostenibile per le aziende vittime della crisi e stigmatizzata dallo stesso Servizio Bilancio della Giunta regionale che, nel febbraio 2011, “ha formulato parere negativo rispetto al progetto di riforma per mancanza di copertura finanziaria”. Da qui’ l’appello al presidente della IV Commissione, Nicola Argirò, nell’interesse del territorio del Vastese, per evitare che “il parere previsto dall’art. 1 – comma 11 – della L.R. 23 Luglio 2011 si formi per silenzio assenso”.