Scatta l’aumento dell’Irpef in Abruzzo previsto dal decreto “Salva Italia” varato dal governo Monti nelle scorse settimane e l’assegno di questo mese sarà più leggero per lavoratori dipendenti e pensionati. Lo sblocco delle addizionali regionali e comunali deciso dall’esecutivo nazionale per far fronte alla crisi comporta un aumento dell’addizionale dall’1,4 per cento all’1,73: uno 0,33 per cento in più sul quale pesa enormemente lo 0,50 che la nostra regione versa a causa del debito della sanità. Secondo le proiezioni riportate da Il Sole 24 Ore, l'aumento del prelievo provocherà un extra che varierà dai 51 euro all'anno per un salario da 1.200 euro al mese ai 137 per uno stipendio da 3.200 euro per l'Irpef regionale; pagheranno invece 73 euro i contribuenti con 1.700 euro di stipendio e 94 quelli che con una busta paga mensile di 2.200 euro. Mediamente l’aumento dell’addizionale regionale costerà in Italia 67 euro a persona: in Abruzzo, sempre stando secondo le stime del quotidiano economico, l’aumento è leggermente sotto la media, pari a 62 euro. Una famiglia media pagherà fino a 371 euro per l’addizionale regionale, 62 euro in più, mentre per quella comunale il passaggio di aliquote porterà un esborso da 129 a 177 euro, ma solo nei municipi (e tra questi anche Vasto) dove è stata stabilita. Un salasso che sembra essere solo all’inizio con l’annunciato arrivo, a giugno, dell’Imu sugli immobili e l’aumento dell’Iva dal 21 al 23 per cento previsto nel prossimo autunno.