Si sarebbe dovuta tenere questa mattina, a Pescara, l’udienza al Tar Abruzzo relativa al ricorso del WWF e (‘ad adiuvandum’) del Comune di Vasto avverso l’autorizzazione rilasciata alla ‘Istonia Energy’ per la realizzazione di una centrale a biomasse da 4MW nell’area industriale di Punta Penna, in via don Pino Puglisi. Ma l’adesione allo sciopero degli avvocati di alcuni dei legali coinvolti ha determinato il rinvio ad altra data, per l'esattezza, al 21 giugno, della seduta prevista. Ieri mattina, intanto, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, ha provveduto a trasmettere alla Regione Abruzzo ed alla Provincia di Chieti le due delibere consiliari, votate all’unanimità tra maggioranza e opposizione nell’assise civica di martedì, con le quali si manifesta contrarietà alle biomasse a Punta Penna, chiedendo alla stessa Regione Abruzzo di bloccare i ‘sì’ già rilasciati, e che nella stessa area sia impedito l’insediamento di altri impianti insalubri con richiesta di mutare la destinazione d’uso del luogo, a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci. I COMMENTI POST CONSIGLIO COMUNALE - Già a poche ore di distanza ed all’indomani del Consiglio comunale di martedì non pochi i commenti relativi allo sviluppo della seduta ed alle sue risultanze. Parla di ‘passo in avanti’ il Comitato Cittadino per la Tutela del Territorio, in prima linea nell’azione di contrasto ai progetti di impatto in itinere per l’area di Punta Penna. “L’esito del Consiglio comunale – si legge in una nota - dimostra che, se lo vuole per davvero, la società civile può avere la meglio sugli interessi costituiti. Ma, allo stesso tempo, che questa partita non è di quelle che si risolvono una volta per tutte e definitivamente. Insomma, si è fatto un passo avanti, ma non è il caso di abbassare la guardia”. Guardia da non abbassare, sottolineano dal Comitato, specialmente per quanto riguarda, oltre alle biomasse, altri insediamenti di impatto progettati nella zona. Dalla maggioranza il giudizio positivo viene espresso da Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra: “Un importante risultato che pone le basi per un’azione politica atta a fornire alla Regione e alla Provincia un indirizzo chiaro e concreto di volontà di intervenire sulla pianificazione del territorio utilizzando gli strumenti che detti Enti hanno a disposizione. Ora l’impegno è quello di dare concreta attuazione alle indicazioni fornite, attraverso l’instaurazione di una forte sinergia con Regione e Provincia che hanno la competenza e la responsabilità di intervenire nella direzione indicata dal Comune di Vasto”. Il Partito Democratico guarda con favore il risultato ottenuto nell'ultimo Consiglio comunale: "La salvaguardia delle aree di riserva naturale, passa attraverso una nuova pianificazione delle aree industriali, che coniughi Sviluppo e sostenibilità ambientale. I consiglieri regionali del nostro territorio di ogni colore politico - si legge in una nota - sono stati investiti dalla massima assise civica vastese a sollecitare la Regione, attraverso linee guida già stilate per altri ambiti produttivi, al fine di individuare le aree inidonee con l’installazione di questo tipo di impianti a biomasse. Al di là di ogni pretestuosa polemica riemersa nelle dichiarazioni di alcuni gruppi politici dopo il voto in aula, si rimarca ancora una volta che l’unico organo deputato al rilascio, alla sospensione o revoca all’autorizzazione è la Regione Abruzzo a cui l’intero Consiglio comunale ha chiesto di fare definitiva chiarezza sulle biomasse, nell’area di salvaguardia ricadente nell'area industriale di Punta Penna, con un documento ben articolato finalizzato da un lato a garantire le attività produttive attualmente operative e dall’altro a tutelare e a non pregiudicare le aree di pregio ambientale a ridosso delle aree industriali. Tutto ciò nella consapevolezza delle innovazioni strutturali in via di realizzazione che hanno ad oggetto le nuove infrastrutture portuali, logistiche, modali e a supporto del costituendo Parco della Costa Teatina". Dalla minoranza, per Progetto per Vasto si tratta di “un risultato che sarebbe stato possibile raggiungere da tempo se solo non si fosse perpetuata la strenua difesa del parere favorevole, espresso da parte del sindaco, nella prima Conferenza di Servizio che ha autorizzò l’insediamento della ‘Istonia Energy’–biomasse. E’ stato possibile giungere all’approvazione unanime dei due documenti, equilibrati nei loro contenuti, soltanto grazie alla pressione ed alla mobilitazione di associazioni civiche e gruppi consiliari di opposizione che, fin dall’inizio, si sono manifestati contrari a tali insediamenti”. Giuseppe La Rana, coordinatore cittadino di Futuro e Libertà, e Davide D’Alessandro, consigliere comunale prossimo ad aderire al partito di Fini: “E' stato uno dei pochi momenti in cui tutta la politica ha dato una risposta unitaria per la difesa di Punta Penna, dell’ambiente, e per una nuova riconfigurazione dell’intera area. La decisione non cancella, però, tutte le responsabilità ed i rumorosi silenzi che hanno consentito lo sviluppo di progetti che presentano profili di incompatibilità con l'omogeneità della zona di Punta Penna e, più in generale, della riserva naturale. Per capirci: non ci sarebbe stato bisogno di nessun consiglio comunale, di nessun documento condiviso né di alcuna legittima protesta civico/politica (con oltre 5.000 firme raccolte negli ultimi mesi) se, in tempi non sospetti, i politici che hanno ricoperto cariche di rilievo avessero pianificato per la tutela del territorio”. Ivo Menna, infine, ambientalista storico ed esponente della lista ‘La Nuova Terra’, ribadisce che senza il coinvolgimento diretto di consiglieri regionali, provinciali e parlamentari abruzzesi il ‘no’ del Consiglio comunale sarà fine a se stesso e senza risultati concreti. “Adesso tutti ambientalisti!”, commenta a metà tra l’ironia e l’amarezza. “La città – aggiunge - non può vivere nell’incertezza dei tempi di una politica che ha volutamente omesso, trascurato e scientemente pianificato da moltissimi anni l’elemento della difesa ambientale, della tutela della salute e della ricerca di un nuovo modello di sviluppo fondato sul turismo e sul commercio di un’area preziosa come quella di Punta Penna. Se tutto questo non sarà fatto l’ultimo Consiglio comunale sarà stato solo una perdita di tempo e una grande illusione per i cittadini vastesi e gli operatori economici”.