Soppressione del Consorzio Industriale, da Vasto: 'Delibera da impugnare'

Gestione e futuro dei dipendenti dell'ente a rischio. Appello ai consiglieri regionali del territorio

Marina Recinelli
16/03/2012
Attualità
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Il Comune di Vasto contro la soppressione della sede locale del Consorzio Industriale che, entro l’anno, presumibilmente entro settembre, sarà cancellato per lasciare posto all’Arap, l’Azienda regionale delle Aree Produttive, in applicazione del Disciplinare previsto dal comma 11 della legge regionale n.23 del 29 luglio 2011. Martedì scorso, la Giunta comunale vastese ha deciso di incaricare l’ufficio legale del Comune affinché venga impugnata la delibera della Giunta Regionale che avvia la procedura per la soppressione del Coasiv. “Stiamo parlando di un Consorzio – si legge in una nota diffusa dall'Ufficio Stampa - che da sempre garantisce risposte alle imprese ed agli enti locali e, particolare non trascurabile, rispetto a qualche altra struttura similare presente in Regione, è in attivo. Ecco perché siamo contrari ad una decisione scellerata che mira a penalizzare ancor più il Vastese, senza dimenticare che il Coasiv ha beni che i Comuni di questo territorio, a cominciare dal nostro, hanno contribuito in questi anni ad accrescere”. Affrontato anche il problema del futuro dei dipendenti dell’Ente: “Purtroppo non è ancora dato sapere che fine faranno i dipendenti come non è possibile che una Legge regionale incida nei rapporti tra i consorzi dei comuni ed il proprio personale”. Il sindaco Lapenna ha interessato del problema il presidente della quarta Commissione permanente della Regione Abruzzo, Nicola Argirò, i capigruppo di tutti i gruppi presenti in Consiglio Regionale ed i consiglieri regionali del Vastese, Antonio Menna, Paolo Palomba, Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente. A loro la sollecitazione, anche a nome dei sindaci del Comprensorio, per un confronto prima che la Commissione licenzi il provvedimento in esame. Sette i Consorzi industriali abruzzesi che, secondo la Regione, sarebbero “superati” come organizzazione, visto che “solo 42 comuni su 263 (meno del 16%) hanno le proprie aree industriali all’interno di un consorzio. In pratica, lo sviluppo industriale del territorio avviene in buona parte al di fuori dei Consorzi”. L’Arap interverrà su tutte le aree produttive erogando tre tipologie di servizi: essenziali, sostenibilità ambientale e innovativi. Alla Regione la progettualità e il governo del territorio mentre ai Comuni ed alle Province spetterà la pianificazione e la concessione delle aree.

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