Parco o riserva naturale, l'ex tracciato ferroviario deve diventare un museo ferroviario all'aperto. Una Disneyland delle locomotive. Lo dice la storia di quelle aree lungo il litorale più bello d'Abruzzo. Sicuro di questo, Francesco Paolo D'Adamo, assessore comunale alla Cultura, lo propone ''facendo mio un suggerimento di un concittadino, Paolo De Stefanis. Se a Milano hanno inventato il tram-ristorante, su un mezzo carico di storia, e a Giulianova fa tappa il 'Treno dell'Arte', perché a Vasto non si può rispettare la destinazione che, dal 1863, ha caratterizzato quella striscia di terreno?''. L'idea è suggestiva: ripristinare parti della strada ferrata smantellata per tenerci fermi vagoni di epoche diverse da usare come percorso nella storia delle ferrovie. Invece delle stanze di un museo, sabbia e scogliere da un lato, dolci pendii a vegetazione mediterranea dall'altro. ''Una collezione di treni - spiega D'Adamo - dalla stazione dimessa di Vasto Marina fino a Punta Penna. Ma non solo: vagoni letto, carrozze ristorante e vani toilette. Ecco un modo assolutamente nuovo di fare turismo. Senza toccare l'ambiente. E le gallerie sarebbero discoteche perfette''.