Tra bivacchi e abbandono: l'ex asilo 'Carlo Della Penna' come 'regno del degrado'

Resta lettera morta l'impegno unanime preso in Consiglio comunale per un eventuale recupero della sede

Michele Tana
06/03/2012
Attualità
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Nuovo ‘raid’ di vandali all’interno dell’ex asilo ‘Carlo Della Penna’, sito al centro di Vasto da anni, ormai, in stato di completo abbandono e degrado. Ignoti si sono introdotti nella sede di via Madonna dell’Asilo, danneggiando ulteriormente alcune suppellettili e bivaccando. Non è il primo episodio del genere. Risale al mese di settembre, sul piano amministrativo, ma soltanto a ‘chiacchiere’, evidentemente, l’impegno del Consiglio comunale, sottoscritto all’unanimità, di aprire un confronto su quella che dovrà essere la destinazione dell’ex asilo, donato da Carlo Della Penna al Comune di Vasto ed utilizzato anche quale ‘casa’ dell’allora Diploma Universitario per Traduttori ed Interpreti dell’ateneo ‘D’Annunzio’ durante l’amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Giuseppe Tagliente. In un ordine del giorno, presentato da sette consiglieri (D'Alessandro, Amato, Menna, Molino, Della Porta, Montemurro e Del Prete) e poi condiviso dall’intera assise civica, si chiedeva l’apertura di un confronto. “Il Consiglio comunale - si leggeva nel documento - viste le precarie condizioni in cui versa l’ex asilo; considerato che sul recupero e utilizzo di questa struttura, donata alla Municipalità vastese dal munifico mecenate, sono tantissimi i cittadini che gradirebbero un intervento pubblico che restituisca alla fruizione l’importante Istituzione cittadina, in passato anche sede di un corso universitario ed oggi finita nel dimenticatoio; ravvisata l’urgenza di affrontare un dibattito pubblico in sede di Consiglio comunale sul futuro di questa struttura; anche per dare una risposta puntuale a quanti hanno inteso sensibilizzare l’opinione pubblici e gli amministratori comunali su una realtà che insiste tristemente in pieno centro e che necessita di soluzione; impegna il sindaco e la giunta a mettere in atto tutte le proposte utili alla soluzione, non più procrastinabile, del problema ed a discuterle nella massima assise civica nel più breve tempo possibile, nell’ambito di un confronto aperto a tutte le forze politiche cittadine". Da allora sono trascorsi quasi 6 mesi, ma nulla è stato fatto.

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