Giovane vastese picchiato da un buttafuori e denuncia della Polizia. L’episodio è avvenuto in una nota discoteca di Cremona, dove il ragazzo aggredito e malmenato si trovava in compagnia di un amico per puro divertimento. Aveva bevuto un bicchiere di troppo, ma non aveva molestato nessuno, come spesso avviene in casi simili, sottolinea - in una nota - il dirigente del Commissariato di Polizia di Vasto e vice questore Cesare Ciammaichella. Aveva però assunto un atteggiamento esuberante ed egocentrico, modo di fare che aveva indispettito il servizio di vigilanza. La ricostruzione del dirigente: "Se ne stava seduto al banco delle consumazioni con il suo amico quando un buttafuori dopo un’accesa discussione diretta a fare uscire dal locale il giovane vastese ubriaco, lo spingeva e gli sferrava un pugno in pieno viso, poi lo afferrava per il braccio per portarlo fuori. L’amico interveniva, cercando di mettersi in mezzo ai due, per evitare che il ragazzo venisse nuovamente colpito, ma il buttafuori riesciva comunque a sferrargli un secondo colpo, questa volta violentissimo, alla testa che lo faceva stramazzare al suolo incapace di reagire. I ragazzi venivano trascinati fuori dal locale di peso. Nonostante le richieste di aiuto, nessuno del personale della discoteca prestava soccorso al ragazzo ferito, in evidente stato di choc. Interveniva un equipaggio della Polizia e del 118. Il ferito, accompagnato in pronto soccorso, ne usciva con una prognosi di 10 giorni, poi prorogati dall’aggravamento dalle lesioni che sono ancora lontane dall’essere guarite, perché inferte in testa e al viso. Intanto, la Polizia di Cremona, unitamente a personale del Commissariato di Vasto avviava un’indagine congiunta, diretta a capire il perchè di tanta violenza, muovendo le informazioni in due distinti contesti territoriali, pur rimanendo a stretto contatto. Gli operatori della Squadra Anticrimine del Commissariato, forti delle informazioni raccolte dai colleghi di Cremona, interrogavano a lungo la vittima sui fatti accaduti in discoteca, anche in relazione alle dichiarazioni dell’amico che aveva assistito ai fatti cercando di aiutarlo. Inizialmente il ragazzo aveva fornito solo una vaga descrizione del suo aggressore: i capelli rasati, la carnagione scura e la corporatura robusta. Dopo un’attenta ricostruzione dei fatti i tasselli della memoria venivano ricomposti e la vittima iniziava a ricordare più chiaramente tutti gli aspetti della vicenda. Successivamente, quando i poliziotti gli hanno mostrato un album fotografico di persone che corrispondevano alle caratteristiche descritte dalla vittima, il ragazzo non ha avuto più dubbi. Tra quelle foto c’era il suo aggressore, senza ombra di dubbio". Il buttafuori è A.R.El S., di nazionalità egiziana, 38 anni. Dovrà rispondere di reati gravi contro la persona.