LAVORI SU VIA ADRIATICA, MENNA: ''A RISCHIO LA SICUREZZA''

Michele D'Annunzio
23/10/2006
Attualità
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''La sospensione dei lavori è gravissima''. Giudica così Ivo Menna, ambientalista storico della politica vastese, l'alt imposto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Chieti ai lavori di consolidamento di via Adriatica, lungo il costone orientale della città, soggetto da tempo a smottamenti. Nel tratto che va da Palazzo D'Avalos alla chiesetta della Madonna delle Grazie la presenza di resti archeologici di edifici di epoca romana costringerà la ditta Di Vincenzo di Pescara ad un palificazione orizzontale e non più verticale, come inizialmente previsto. ''La Soprintendenza - sostiene Menna, che da alcuni giorni si è polemicamente dimesso dai Verdi - non ha tenuto conto di un inquietante precedente storico: la frana del 1956, che interessò proprio quest'area della città. Per questo, il provvedimento potrebbe essere deleterio. Sono d'accordo col progetto dell'amministrazione comunale, che vuole tutelare la zona come attrattiva turistica. A tre condizioni, però: blocco totale, parziale o regolamentato del traffico; risanamento e mappatura delle reti idriche e fognarie; canalizzazione delle acque sotterranee''. Il Comune è in attesa della perizia necessaria al nuovo progetto redatto. Dalla Soprintendenza, però, arriva un affondo polemico: ''Non abbiamo bloccato nulla. Dal 2005 - dice Andrea Staffa, che ha curato il sito archeologico - abbiamo indicato le nostre osservazioni all'impresa appaltatrice. Siamo ora in attesa del progetto finale e ci auguriamo che la Regione ci accrediti le somme necessarie''. Trecentocinquanta i micropali dotati di tiranti da inserire nel terreno per evitare fenomeni franosi alla balconata orientale. Ma Menna, polemicamente, ribadisce: ''E' a rischio la sicurezza dei cittadini, in una zona dove aumenta sempre più il numero dei residenti''.

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