Si è acuita con le dimissioni del coordinatore cittadino Giuseppe Giangiacomo la crisi vissuta all'interno di Forza Italia e sfociata nelle divisioni della passata tornata elettorale comunale quando la coalizione di centrodestra si presentò frammentata al giudizio degli elettori, agevolando di molto un centrosinistra che già appariva in netto vantaggio alla vigilia della competizione del 28 e 29 maggio scorsi. Una fase indubbiamente delicata quella attuale per il partito di Berlusconi a Vasto, passato dai confortanti dati delle elezioni politiche dello scorso aprile (21,66% alla Camera e 21,56% al Senato) ad un risultato del tutto deludente alla competizione amministrativa per il rinnovo di sindaco e Consiglio comunale (poco più del 7% dei consensi). Hanno giocato un ruolo determinante, in questo ultimo caso, le profonde lacerazioni interne conclusesi con la formazione di un Comitato Civico cittadino fondato proprio da uno dei componenti di Forza Italia, l'attuale consigliere regionale ed ex sindaco della città, Giuseppe Tagliente. Tutto ciò proprio al culmine delle ampie divergenze di vedute tra lo stesso Tagliente, l'ormai ex coordinatore cittadino Giuseppe Giangiacomo e quella parte, consistente, del partito che aveva scelto di appoggiare la candidatura a sindaco dell'ex assessore della Giunta Pietrocola, Guido Giangiacomo proprio in contrapposizione, nell'ambito della Casa delle Libertà, a Tagliente. Dimissioni dal suo incarico, ha spiegato Giangiacomo ''per consentire ampia disponibilità a tutti coloro che intendevano partecipare al prossimo congresso con pari opportunità di assumere responsabilità all'interno della struttura del partito. Con il comune auspicio che ciò possa contribuire ad un allargamento della base di Forza Italia''. Tra le righe emerge chiara, in effetti, l'esistenza delle due ''anime'' di Forza Italia, individuate proprio nelle persone dell'ex coordinatore cittadino e del consigliere regionale a capo del Comitato Civico. Il prossimo congresso cittadino sarà l'occasione utile per fare chiarezza all'interno di un partito che fino a qualche tempo fa aveva i consensi di un vastese su cinque.