Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, risponde alla lettera aperta del consigliere vastese del Pdl Giuseppe Tagliente che lo aveva sollecitato ad una verifica sullo stato di attuazione del programma elettorale parlando di Regione Abruzzo e politica abruzzese ‘in Quaresima’. "Caro Peppino, per l'Abruzzo, e per l'intera Italia – risponde Chiodi -, è Quaresima, non solo religiosa, perché a chi ha governato prima di noi è stato concesso di festeggiare Pasqua troppo a lungo. Comunque, ben vengano confronti e chiarimenti visto che, come tu ben sai, mai mi sono sottratto. Quando parli di verifica, vorrei informarti che ho già avuto modo di esternare i risultati di tre anni di governo solo poche settimane fa. Sulla home page della Regione, tra l'altro, è possibile consultare dati ed obiettivi più significativi conseguiti in questo triennio di mandato. Certamente dobbiamo essere orgogliosi di aver centrato il primo, ambizioso, e più importante, traguardo che è stato salvare l'Abruzzo dal baratro dei debiti e delle inefficienze cui era precipitato a causa di gestioni amministrative dissennate. Ma non solo. Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio nella sanità; tagliato i costi della politica; ridotto il debito di oltre 800 milioni di euro. Al mio insediamento forse nessuno lo credeva possibile, eppure, oggi, la Regione più indebitata e tassata d'Italia è riuscita ad invertire la rotta: solo sei Regioni hanno una tassazione inferiore alla nostra. Grazie ad una accorta politica di risanamento, siamo oggi coloro che in Italia stanno meglio reggendo i nefasti effetti della crisi. Di questo mi compiaccio con gli assessori e con tutti voi, consiglieri di maggioranza, che mi avete sostenuto nel lavoro fatto finora. Colgo l'occasione per esortare ad impegnarsi, come e più di adesso, per affrontare, dopo la fase del risanamento, quella della crescita e dello sviluppo. Supportati in questo dalla quota dei Fas che, a differenza di altre Regioni, siamo riusciti ad ottenere e dalle economie liberate col conseguimento del pareggio di bilancio nella sanità". Infine la conclusione: "Noi l'Abruzzo, caro Peppino, lo abbiamo salvato. Altri lo stanno facendo per l'Italia e – conclude il presidente della Regione - spero di tutto cuore che ci riescano".