Qualità dell'aria a Punta Penna e monitoraggio che continua nella zona

Conferenza di Servizio a palazzo di città per la sentita questione

Marina Recinelli
22/02/2012
Attualità
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Un incontro più che positivo per il sindaco Luciano Lapenna la conferenza di servizio svoltasi ieri in municipio per fare il punto della situazione sulla qualità dell’aria nell’area industriale di Punta Penna. Una riunione cui hanno preso parte Regione Abruzzo, Arta, Coasiv, Coniv, Polizia Provinciale ed Asl. Una conferenza di servizio convocata dal sindaco in qualità di autorità sanitaria dopo la presentazione di un esposto che aveva denunciato disturbi a carico di cittadini e lavoratori dell’area produttiva. La Asl ha illustrato le sue relazioni, l’Arta ha informato che il monitoraggio nella zona è già in atto mentre il Coniv ha comunicato di aver avviato le procedure per il posizionamento di sensori ambientali per controllare gli impianti di depurazione, ha sottolineato il sindaco annunciando che la Polizia provinciale proseguirà nei controlli e si è in attesa di vedere completati i rilievi. Una situazione che, per il primo cittadino, è sotto controllo e che, al di là dell’episodio riportato nell’esposto, non sono emersi ulteriori casi. Non appena si avranno a disposizione i dati completi il tavolo verrà riconvocato. Il sindaco ha evidenziato, poi, l'importanza del contributo dei cittadini che si sono dati da fare in difesa dell’area di Punta Penna. Intanto, il fronte anticentrali cresce: nuovo incontro, oggi, nella zona industriale di Punta Penna mentre il Comitato per la Tutela del Territorio, preoccupato per i nuovi progetti delle Industrie Puccioni, rivolge un appello alle forze politiche presenti in Consiglio comunale. “Oltre all’impianto della Istonia Energy vi sono altri nodi da sciogliere. Tra essi il più urgente è rappresentato da due progetti in corso di autorizzazione: la grande centrale a biomasse da 17 MW, e l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, entrambi facenti capo alla Puccioni SpA – afferma il Comitato - È giunto il momento che il ceto politico locale affronti seriamente la questione”. Secondo il Comitato gli impianti non porterebbero alcun beneficio: “Entrambi gli impianti sono classificati come “industrie insalubri di I classe”. Da qui la richiesta di un intervento immediato: “Chiediamo che il Consiglio comunale ne discuta e formuli un indirizzo chiaramente negativo, come già fece all’unanimità nel novembre 2010. E, soprattutto che, stavolta, non si disinteressi del problema”. Un appello che ha gia’ incassato il sostegno di Progetto per Vasto di Massimo Desiati: “Abbiamo gia’ espresso contrarieta’ a nuovi insediamenti di questo tipo – ha affermato Progetto per Vasto – Invitiamo tutti gli altri Gruppi consiliari a dichiarare medesima volontà al fine di impedire nuove compromissioni dell’area industriale facendo chiarezza sulle strategie di sviluppo per il territorio”.

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