Urbanistica senza dirigente e preoccupazione 'bipartisan' per il Settore

A 20 giorni dalla scadenza dell'avviso pubblico manca ancora la nomina decisiva

Marina Recinelli
18/02/2012
Attualità
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Questa volta la preoccupazione è 'bipartisan': la nomina del nuovo dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Vasto continua ad essere un problema. Dopo la nota dei tecnici, preoccupati per lo strategico settore rimasto senza guida, a sollecitare una decisione in tempi rapidi anche l’assessore all’Urbanistica Vincenzo Sputore: “Che si persegua la soluzione interna o si nomini un esterno poco importa – ha tuonato Sputore – purché si tratti di un professionista competente. Il nostro unico obiettivo deve essere quello di rendere il Settore in grado di operare con efficienza”. Di fatto, l’avviso pubblico del Comune, cui hanno risposto 19 professionisti, sinora non ha portato all’attesa nomina. Eppure le questioni in ballo sono tante e di rilievo: variante al Prg; Piano di recupero del centro storico; aree di risulta dell’ex tracciato ferroviario; Piano demaniale marittimo, senza dimenticare l’ordinaria amministrazione. “Se nel settore ci fossero figure adeguate a svolgere dette attività perché nulla è stato fatto? – si interroga un esponente della maggioranza, il quale precisa di parlare a titolo personale, il capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio comunale, Corrado Sabatini –. Non è che si vorrebbe nominare qualcuno per poi affidare i progetti a professionisti esterni? E quanto risparmierà l’Amministrazione se chi venisse designato assumesse l’impegno a svolgere tutto il programma elencato? Veramente tanto e probabilmente si attuerebbero anche i piani in questione”. “A 20 giorni dalla scadenza dell’avviso pubblico – afferma il consigliere comunale del Pdl Etel Sigismondi che ieri ha presentato un’interrogazione – tutto tace. L’impressione è che si sia trattato di un escamotage del sindaco Lapenna nella speranza di rinviare qualsiasi decisione a quando le acque, all’interno della sua maggioranza, saranno più calme. Una situazione inaccettabile, in un momento in cui numerosi piani urbanistici restano fermi in attesa di essere definitivamente approvati”.

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