Imu e tassa di soggiorno: due 'spine' per il bilancio di previsione 2012 a Vasto

Del Prete (ApI) e D'Alessandro (ApV): 'Si apra il confronto'

Marina Recinelli
12/02/2012
Attualità
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Imu e tassa di soggiorno all’attenzione dell’Amministrazione comunale in vista della redazione del bilancio di previsione 2012. Tematiche che hanno evidenziato posizioni divergenti sull’aumento delle aliquote previste per le prime le seconde case e che dovranno tener conto della richiesta avanzata dagli operatori turistici che hanno proposto di partire con la tassa di soggiorno dal 2013 finalizzandone gli introiti. “Il confronto in atto all’interno della maggioranza non consente all’Amministrazione comunale di formulare una proposta di bilancio 2012: la percentuale Imu da applicare e la scelta di istituire, dal 2012, l’imposta di soggiorno stanno dilatando i tempi – affermano Nicola Del Prete (Alleanza per l'Italia), e Davide D’Alessandro (Alleanza per Vasto) –. L’amministrazione è di fronte ad un bivio: decidere se recuperare i circa 2 milioni di euro in meno che avrà dallo Stato introducendo Imu ed imposta di soggiorno, oppure se operare con tagli alle spese, rivalutazione del patrimonio immobiliare comunale, rivisitazione di tutti i contratti in essere". “Decisioni – prosegue Del Prete – che avranno un’incidenza rilevante sull’atteggiamento che ApI ed ApV mostreranno nei confronti dell’attuale maggioranza”. Tematiche sulle quali i due gruppi politici hanno già messo a punto un pacchetto di proposte: aliquote diversificate in base alla stagionalità per l’imposta di soggiorno; aumenti delle aliquote solo per le seconde case per l’Imu; ulteriori tagli delle spese. “Ci aspettiamo dal governo cittadino particolare attenzione alle nostre proposte – hanno concluso Del Prete e D’Alessandro -. In caso contrario, prenderemo atto della volontà di questa maggioranza di eludere il confronto con chi, responsabilmente, vuole contribuire alla soluzione dei problemi della città. Le nostre non sono pregiudiziali, ma posizioni tese a non far gravare ulteriormente sulle tasche dei vastesi il riequilibrio dei conti di Stato e Comuni”.

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