Neanche l’emergenza neve sembra attutire le polemiche sul caso biomasse a Punta Penna. L’associazione Gas-Vasto si schiera contro la realizzazione di impianti a ridosso delle aree protette mentre il Comitato per la Tutela del Territorio chiede di incontrare il sindaco Luciano Lapenna. Il Gas (Gruppo di Acquisto Solidale, nato 7 anni fa ad opera di cittadini che hanno scelto di acquistare alimentari a filiera corta e prevalentemente da agricoltura biologica) esprime preoccupazione per la realizzazione della centrale e l’ampliamento del polo industriale di Punta Penna: “Si produrrebbero alterazioni ambientali a livello di aria e suolo, modifiche del paesaggio per la realizzazione di nuove infrastrutture, inevitabili modifiche della destinazione d’uso dei terreni limitrofi – affermano gli aderenti al Gas - Chiediamo al sindaco di rispettare le promesse fatte in campagna elettorale, di operare per una tutela precauzionale della salute pubblica, di puntare ad un uso sostenibile del territorio”. Intanto il Comitato per la Tutela del Territorio è tornato all’attacco ribadendo le proprie richieste (tra le quali l’intervento del Comune per chiedere il riesame dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione alla Istonia Energy e lo stop all’installazione di impianti ad alto impatto ambientale nella zona di Punta Penna), sollecitando il sindaco ad un incontro da tenersi in tempi brevi. “Dallo scorso 27 gennaio è in funzione a Punta Penna una centralina mobile dell’Arta – evidenzia il Comitato cittadino - Le emissioni degli impianti presenti nella zona, almeno quelle visibili ai camini, hanno subito, nei giorni successivi, un drastico calo. Poi è arrivata la neve. In queste condizioni i dati raccolti non possono che risultare tanto positivi quanto poco significativi. Tutto tace sulla nostra richiesta per la istituzione di un Comitato zonale permanente di consultazione e di controllo che tenga d’occhio le numerose criticità ambientali della zona”, proseguono i componenti il Comitato. Duro l’attacco ad industriali e Amministrazione comunale: “Intanto, gli industriali locali, fiancheggiati dal Comune, propongono alle Associazioni un patto di gestione per Punta Penna, proprio mentre si accingono a cambiare radicalmente l’assetto ambientale della zona. E il sindaco di Cupello – concludono gli attivisti del Comitato - rilancia il folle progetto per la costruzione di un inceneritore a Valle Cena”. La tensione resta alta.