Marineria ferma fino a domenica: il 'caro-gasolio' prima fonte di mobilitazione

Pescherecci simbolicamente 'in giro' nel bacino di Punta Penna

Michele Tana
24/01/2012
Attualità
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'Ruolini' di bordo consegnati al comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna, il tenente di vascello Daniele Di Fonzo, e certificazione dell'interruzione delle attività di pesca almeno fino a domenica. Va in scena anche la protesta della marineria vastese nell'ambito di una mobilitazione nazionale messa in campo per contestare l'impennata nei prezzi del gasolio prima di tutto ma anche per altre disposizioni che, a giudizio degli operatori, sono dannose e problematiche per la categoria come quella della 'patente a punti'. "La nostra protesta è sì contro il caro-gasolio - commenta Palma Giuseppe Melizzi, presidente della cooperativa Moto Pesca Vasto - ma anche per le nuove normative nel settore proposte dal Ministero che ci penalizzano non poco". Questa mattina, intorno alle 7.30, via ad una manifestazione simbolica di protesta con alcune imbarcazioni della marineria locale che hanno operato alcuni 'giri' all'interno del bacino di Punta Penna, bloccando l'ingresso al porto. Poi l'arrivo del comandante del Circomare Di Fonzo al quale spiegate ed illustrate le ragioni di questa azione. "Non possiamo andare avanti così. Troppe le spese di gestione - rimarca ancora Melizzi - e la resa è minima. Problematiche che, inevitabilmente, si innescano a cascata su tutta la filiera della pesca". Le attività erano già state interrotte domenica sera. Nel pomeriggio è programma un incontro a livello regionale a Pescara, domani vertice a Roma per aderire alla protesta nazionale del comparto.

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