Doppio incendio di auto ai Cozzolino: scatta l'arresto dei Carabinieri

Dissapori nella gestione di traffici illeciti alla base dell'episodio

a cura della redazione
14/01/2012
Attualità
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Incendio doloso è l'accusa contestata dai Carabinieri a Lino Croce, 43enne di Gissi, che, già ristretto in carcere perché coinvolto nella maxi operazione antidroga 'Tramonto', è stato raggiunto da un nuovo provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Vasto su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani. La sera dell’11 dicembre scorso, verso le 21.30, a Gissi, in località Rosario, all’interno di un parcheggio condominiale, venivano incendiate due autovetture, una Fiat '500' e una Citroen 'C2' di proprietà, rispettivamente, della figlia e della sorella di Lorenzo Cozzolino, soggetto già noto alle forze dell'ordine per una serie di precedenti reati e pure lui 'interessato' dall'ultima operazione 'Tramonto'. Il rogo delle due vetture aveva messo in pericolo anche l’incolumità di altri inquilini presenti all’interno dell’edificio, tra cui anche 3 bimbi. Le indagini avviate immediatamente, hanno sottolineato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Vasto il capitano della locale Compagnia Giuseppe Loschiavo, il comandante della Stazione di Gissi Luigi Lacerenza ed il responsabile del Nucleo Operativo Radiomobile tenente Loredana Lenoci, consentivano di acquisire gravi indizi a carico di Croce e successivi approfondimenti consentivano di accertare la responsabilità dello stesso, denunciato alla Procura della Repubblica di Vasto con l'accusa di incendio doloso. L’autorità giudiziaria, in seguito, considerando la gravità del reato e la pericolosità sociale del soggetto, emetteva il provvedimento di arresto, eseguito presso la casa circondariale di Lanciano dove attualmente Croce è recluso. Il grave episodio, hanno specificato i militari, sarebbe scaturito a seguito di contrasti venutesi a creare tra l’arrestato e la famiglia Cozzolino (Croce è stato anche sposato con la sorella di Lorenzo Cozzolino) nell’ambito della gestione di traffici illeciti.

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