'Penso che un sogno così non ritorni mai più...'

Il viaggio di Giulia in Africa

a cura della redazione
06/01/2012
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Quante volte abbiamo sentito dire che non si può fare niente di concreto per aiutare i più bisognosi, limitandoci ad esternare il disagio di questo sentimento, senza però far nulla di concreto. Troppo spesso c’è una sorta di compiacimento dietro il pensiero di “c’è chi sta peggio di noi…", perché di riflesso sottolineiamo il nostro star meglio tirando quasi un sospiro di sollievo… L’esperienza di Giulia Milantoni, una ragazza di 21 anni di San Salvo, dotata di una rara sensibilità, ci porta a riflettere su un tema che raramente interessa un giovane. Il suo amore per l’Africa, la voglia di fare concretamente qualcosa per gli altri, la porta ad affrontare un viaggio di 2 mesi in Uganda a 80 km da Kampala in una terra ostica e inospitale, in piena crisi economica e sotto la dittatura, con una determinazione anche inaspettata a tratti, che lei vive nella più completa serenità, pur essendo partita contro il volere di chi le stava intorno. Trascorre i suoi giorni in un orfanotrofio vivendo con 14 bambini dai 2 ai 12 anni, osservando tutto ciò che la circondava, cercando di comprendere quella nuova realtà, prendendo parte alle abitudini anche culinarie del posto, affezionandosi inevitabilmente ad ognuno di loro ritagliando per ogni singolo bambino un posto di speciale riguardo nel suo cuore. Giulia, nell’attesa che si avvicinasse il giorno della partenza, era consapevole che un sogno del genere, quello di andare in questa terra lontana per seguire questa sorta di vocazione, non si sarebbe più presentato con la stessa intensità, anche se ci fossero stati altri viaggi nel futuro. Da qui il titolo dell’articolo, quello di una nota canzone, che per un segno magico del destino era la stessa cantata in cerchio dai bambini dell’orfanotrofio la sera in cui lei li incontrò per la prima volta. E’ in quel preciso istante che si è sentita a casa, certa di non aver sbagliato nulla. Il suo sogno si stava materializzando sotto i suoi occhi! Questo viaggio le ha permesso di vincere tutte le sue paure, perché l’incoscienza che l’ha portata a partire per un posto così lontano si è trasformata man mano in coraggio, riuscendo a portare con sé al suo ritorno un enorme sorriso, quello di chi è consapevole che l’amore ti porta a dare, prescindendo dal ricevere. Resta sempre una ragazza che ama divertirsi e fare tutte le esperienze della sua età, e sotto la spinta di valori così profondi merita di poter realizzare i suoi sogni. Ora Giulia è ancora più convinta di aver intrapreso il giusto percorso di studio, specializzandosi per diventare educatore professionale, e in futuro vorrebbe fondare un’associazione per la tutela della salute soprattutto della donna attraverso campagne di informazione mirate. Con una tale determinazione ci riuscirà sicuramente. “Solo quando testa e cuore sono allineati portano inevitabilmente verso l’autentica felicità”. (S.R.)

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