Questione realizzazione centrale a biomasse nell'area di Punta Penna e confronto Istonia Energy-Comitato Cittadino per la Tutela del Territorio: dal sodalizio vastese riceviamo e pubblichiamo la nota che segue. Giudichiamo uno dei migliori risultati ottenuti sino ad ora dal nostro Comitato quello di essere riusciti a condurci, così ci sembra, senza demagogia e senza alzare i toni verso nessuno. Ci piacerebbe continuare così. Può darsi che in Svizzera i gusti siano diversi; o che gli interpreti locali abbiano calcato i toni. In ogni caso per questa strada non li seguiremo. Ai nostri concittadini lasciamo giudicare se la nostra azione sia stata o no “mistificatoria”. Per parte nostra ci limitiamo a precisare quanto segue: 1 - “Zona Industriale di Punta Penna e non area a vocazione commerciale, come si vorrebbe far credere… anzi va detto che, per Legge, è assolutamente vietato svolgere l’attività commerciale in area industriale!”, così la Istonia Energy. “L’area prescelta ed indicata dalla ditta per l’insediamento è zonizzata nelle nostre NTA del vigente PRT, come zona per piccola e media industria, artigianato e commercio all’ingrosso”: così il Coasiv nella sua Deliberazione del 21.07.2006. 2 - “Nessuno (ripeto nessuno…) tra tutti gli Enti deputati a partecipare alla CdS ha ritenuto opportuno e/o necessario chiedere la Valutazione di Incidenza Ambientale…” così la Istonia Energy. La Delibera del Consiglio comunale del 4 novembre 2010 dice qualcosa di diverso: che poi la richiesta non sia giunta in Regione (secondo quanto la Regione stessa afferma), questo è un altro discorso, di cui chieder conto al Sindaco (e alla Giunta), cui la Delibera era indirizzata. Noi l’abbiamo fatto in più di una circostanza. 3 - Infine, le accuse personali, un capitolo che sarebbe stato di buon gusto evitare. L’azienda svizzera si lascia andare – a termini di legge - ad accuse di “gravi responsabilità personali e professionali” all’indirizzo di “persone […] all’epoca dei fatti pienamente coinvolte a partecipare a tutte le Conferenze di Servizio”, etc. Accuse così gravi impongono che vengano fatti i nomi. Se e quando verranno fatti gli eventuali chiamati in causa decideranno, in piena autonomia, di chiarire e/o attivare altre azioni di autotutela. Pare ovvio che alle accuse personali si debba rispondere personalmente.