Urbanistica e Polizia Municipale. Sono i nodi che l'amministrazione comunale deve sciogliere dopo le dimissioni dell'avvocato Alfonso Mercogliano e alla luce dell'incarico scaduto a fine dicembre al tenente Orlandino Carusi, comandante dei Vigili Urbani. Per l'Urbanistica si profila la nomina di un tecnico esterno. Dopo il rifiuto dell'ingegner Roberto D'Ermilio, del settore lavori pubblici, la giunta sembra intenzionata a percorrere una soluzione esterna con l'affidamento della reggenza all'architetto Antonio Di Chiacchio, dirigente della sezione urbanistica provinciale. Il nome del professionista di origine vastese gira negli ambienti municipali da quando Mercogliano, che ha assunto le redini di altri settori (personale, finanze e polizia municipale) ha rassegnato le dimissioni comunicando la sua decisione al sindaco Luciano Lapenna. La nomina dell'architetto Di Chiacchio è caldeggiata, in particolare, da alcuni assessori che vorrebbero ridare una guida a uno dei settori nevralgici dell'ente. L'amministrazione avrebbe preferito attingere dall'interno, per motivi legati alle ristrettezze finanziarie e ai paletti imposti dalle leggi, ma non è stato possibile visto il diniego di D'Ermilio. Di sicuro un ufficio così importante, come l'urbanistica, non può restare scoperto, tenuto conto di problemi sul tappeto. E' il caso della variante al piano regolatore, del progetto della città satellite al confine con San Salvo e del piano di recupero del centro storico elaboratoda professionisti coordinati dal professor Pier Luigi Cervellati. Ma anche delle richieste per il recupero abitativo dei sottotetti che i tecnici hanno presentato in Comune. L'altro nodo da sciogliere è relativo alla Polizia Municipale. E' scaduto il 31 dicembre l'incarico al tenente Carusi che dallo scorso mese di luglio regge le redini del comando di corso Italia. Anche in questo caso la giunta deve decidere se optare per una proroga (se Carusi fosse disponibile), o se orientarsi su un altro ufficiale interno.