Venti famiglie senz'acqua per 48 ore: letteralmente è la 'goccia che fa traboccare il vaso' per il sindaco di Pollutri, Nicola Benedetti, che contesta apertamente la Sasi, la società che gestisce il ciclo idrico integrato nell'area Lanciano-Vasto. Benedetti attacca: "La Sasi non può gestire il servizio idrico, va abrogata la Legge istitutiva degli ATO fatta nel 1994, solo così potranno essere i Comuni a gestire il servizio, dal serbatoio alle famiglie. L’attuale modello di gestione, oltre alla criticità sovraesposta, non riesce a fare investimenti nonostante i continui aumenti dei costi del servizio. I nostri Comuni si ritroveranno con l’andare del tempo con acquedotti fatiscenti che si romperanno sempre più spesso e nessuno che potrà garantire la loro manutenzione. Il disservizio di ieri - aggiunge -, come tanti altri accaduti in passato, non sarebbe mai accaduto con una gestione municipale. I nostri cittadini ieri, come altre volte, hanno pagato lo straordinario ad un dipendente Sasi che è servito solo a dir loro che non riusciva a reperire un’impresa terza per fare la riparazione". L'idea referendum, infine. "Il mio Comune si farà promotore per un referendum abrogativo della legge 'Galli' (36/1994). La stessa Legge che, nel 1994, ha tolto la gestione ai Comuni per darla all’ATO e quindi alla Sasi. Inoltre - conclude Benedetti - va detto che se il nostro Comune avesse gestito il servizio alle attuali tariffe, sarebbe riuscito ad ammodernare la rete con tubature d’oro".