Scongiurare il licenziamento dei 23 dipendenti alla luce dell’avvio delle procedure per la definitiva cessazione dell’attività. Presidio di protesta e manifestazione, questa mattina davanti ai cancelli della Cima Cosmos, nell’ambito di uno sciopero di 8 ore proclamato dalle organizzazioni sindacali. Il 10 marzo prossimo scadrà la cassa integrazione guadagni straordinaria e l'azienda manderà a casa la forza lavoro che si compone di un numero complessivo di 23 operai. La Cima Cosmos è un’azienda di San Salvo, inserita nell’indotto dell’automotive, che produce molle di sospensione, molle diaframma e molle a filo per auto. A giudizio dei rappresentanti della Rsu di stabilimento e dei dirigenti di Fiom-Cgil e Fim-Cisl in particolare, ci sono ancora dei margini per far sì che la dirigenza aziendale faccia un passo indietro all’ipotesi di chiusura provando a rilanciare il sito locale con investimenti mirati e la sottoscrizione di contratti di solidarietà. La proclamazione dello sciopero odierno ha fatto seguito ad un infruttuoso incontro dei rappresentanti dei lavoratori con la proprietà, avvenuto lo scorso 19 dicembre all'associazione industriali di Vasto. “Le organizzazioni sindacali ed i lavoratori non condividono la decisione della Cima Spa Direzione Cosmos – si legge in una nota degli stessi sindacati - ed invitano l'azienda a ritirare la procedura di riduzione di personale, nonché riorganizzare e rilanciare lo stabilimento di San Salvo attraverso investimenti mirati da effettuare nel territorio e con il ricorso ai contratti di solidarietà per superare la crisi. Le istituzioni locali, provinciali e regionali, i rappresentanti politici del territorio si confrontino con i lavoratori per sostenere le nostre richieste".