Una lettera aperta indirizzata al sindaco della città, Luciano Lapenna. Al centro dell'attenzione, ancora una volta, la progettata centrale a biomasse in via don Pino Puglisi nell'area industriale di Punta Penna di Vasto e futuri possibili insediamenti nella stessa zona. A trasmetterla è il Comitato cittadino per la Tutela del Territorio. "Sig. Sindaco, nel suo programma elettorale, alle ultime elezioni amministrative, così citava: 'La difesa dell’ambiente è premessa indispensabile di un’economia basata sul turismo'. E, ancora, andando nello specifico, sul capitolo 'Ambiente' si legge: ”Il nascente Parco della Costa Teatina è la vera e forse unica occasione di sviluppo sostenibile per il nostro territorio ed il ruolo strategico di Vasto al centro di questa straordinaria opportunità deve essere di primo piano rivendicando a sé la sede del parco stesso”. Pertanto, il rilascio del Parere sanitario favorevole, nonostante la volontà contraria del Consiglio comunale all’insediamento di una centrale a biomasse nell’area di protezione esterna della Riserva di Punta Aderci (che ragionevolmente risulterà inclusa nel Parco della Costa Teatina), è in evidente contrasto con la candidatura 'verde' della nostra città. E’ noto, sig. Sindaco, che questa prima installazione è propedeutica agli altri insediamenti di ben più ampia portata e rischio ambientale (Centrale da 17mw, Impianto per il recupero di rifiuti pericolosi, cementificio etc.), che immaginiamo di certo non graditi ai cittadini che hanno votato lei e il suo programma, nonché agli altri, tanti, che via via si stanno esprimendo. Sempre in tema di Ambiente, il Suo programma dichiara 'l’impegno della sua amministrazione all’installazione di adeguati strumenti di rilevazione per il monitoraggio quotidiano delle polveri a Vasto città e Punta Penna'. Imbarazzante, per il nostro Comitato cittadino, constatare il suo silenzio alla nostra ragionevole richiesta di doversi procedere alla installazione delle centraline per il rilevamento della qualità dell’aria, prima di autorizzare impianti, nel nostro territorio, a potenziale impatto ambientale. Parimenti, avanti ogni decisione, si renderebbe necessario propedeuticamente acquisire i dati dei controlli effettuati sulle emissioni già esistenti. Il principio della cautela lo consiglierebbe, quello di precauzione lo impone ed il suo programma lo enuncia. Tornando alla premessa, nel mentre si auspicava il coinvolgimento dei proprietari terrieri inclusi nella Riserva di Punta Aderci sulla condivisione del nascente Parco, Ella non ha ritenuto opportuno, quale Autorità sanitaria, renderli edotti del paventarsi dei rischi (sanitari, economici ed ambientali) coinvolgenti proprietà e famiglie, relativi agli Impianti in programma. Analogo silenzio ha interessato gli insediamenti produttivi prossimi al sito. Tant’è che gli imprenditori, informati da questo Comitato, hanno manifestato decisa contrarietà all’iniziativa. Pari e più disinteressato comportamento ha coinvolto buona parte della popolazione. Basti ricordare la partecipazione in massa dei vastesi e dei Comitati di quartiere all’assemblea cittadina del 10, organizzata dal Comitato cittadino, e la straordinaria raccolta di circa 5.000 firme che terminerà il 25 dicembre in concomitanza dell‘evento musicale del gruppo La Differenza presso la pizzeria 'Almanach'. Ora Sindaco non è più il tempo degli alibi, a chiederlo è la popolazione tramite il Comitato istituitosi. Occorre formalizzare in atti la dilagante richiesta della gente, senza indugio e con azioni concrete. Per quanto sopra esposto si chiede: Formale Sua istanza di revoca dell’Autorizzazione regionale, in virtù del Suo essere massima Autorità Sanitaria cittadina. Che, nell’ambito di eventuali, future Conferenze dei Servizi relative ai richiamati altri insediamenti produttivi, esprima 'parere non favorevole' con motivazioni, riconducibili queste ultime alla carenza di controlli delle emissioni esistenti, notizie sulla qualità dell’aria e la non più idonea destinazione d’uso della zona. Parimenti, sempre nell’imprescindibile necessità di salvaguardia dell’Ambiente (salute), non è ipotizzabile un aumento di rischio senza una concreta ed idonea valutazione di quello già in essere (contestuale presenza in area ristretta di combustibile, biomassa legnosa, acido, materiale base per esplosivi, solventi, fonti di calore). In conclusione, il Comitato cittadino si è fatto portavoce della crescente richiesta di conoscenza della popolazione che, informata ed edotta, si è attivata numerosa e senza pregiudiziale politica. E’ per essa, sig. Sindaco, che deve attivarsi ed eventualmente giustificare una non risposta favorevole alla presente. Il Comitato, ormai non più solo, continuerà comunque ad informare, adoperandosi per qualunque iniziativa utile a fermare il degrado dell‘ultimo tratto di costa d’Abruzzo ancora ben conservato".