La Giunta di Vasto approva uno studio di fattibilità per il risanamento igienico, sanitario ed ambientale di Fosso Marino che prevede un intervento di 900 mila euro. Lo studio porta la firma dell’architetto Gaetano Raspa del settore Infrastrutture per il territorio del Comune di Vasto ed è stato rimesso nella disponibilità dell’amministrazione comunale. In sostanza, l’idea è di riqualificare sotto il profilo ambientale e di portata il canale naturale che convoglia in mare, in località Fosso Marino, sulla spiaggia di Vasto, le acque piovane e sorgive della zona a monte. L’attuale canale sarà interessato da interventi di consolidamento e messa in opera di nuova pavimentazione con relativo massetto per il ripristino delle scorrimento delle acque. Mentre il tratto finale, per intenderci quello che è visibile sull’arenile e che tanti problemi crea con il ristagno delle acque maleodoranti, sarà adeguato con lavori naturalistici e con la realizzazione di passerelle pedonali in legno, posa di pietre naturali e piantumazione di specie vegetali. Lo studio prevede anche la canalizzazione degli altri scarichi a mare nel tratto che va dalla Bagnante a Fosso Marino. Saranno eliminati questi piccoli canali con l’acqua che verrà raccolta in un’unica condotta, di grande dimensione, interrata sull’arenile, parallela alla strada Ernesto Cordella, che sarà innestata in corrispondenza dell’intersezione con fosso marino. Emerge, dalla relazione tecnica del settore, che l’intervento riguarderà esclusivamente la raccolta ed il convogliamento delle acque bianche per cui non interessa in alcun modo le reti fognarie. Una soluzione del genere, tra l’altro discussa già a dicembre del 2007, quando la giunta diede incarico al settore tecnico di verificare alcune soluzioni per risanare Fosso Marino, pone una serie di quesiti. Il primo: non intervenendo a monte sui canali di scarico, non si corre il rischio di lasciare inalterata la situazione che si è creata la scorsa estate, quando il sindaco ha dovuto vietare la balneabilità del mare antistante a causa della fuoriusciuta, da Fosso Marino, di acque di scarico non propriamente bianche? Il secondo problema è che, convogliando su Fosso Marino la portata degli altri sei canali presenti sulla spiaggia a nord, si corre il rischio concreto di creare un piccolo torrente stabile e, dunque, solo con gli attraversamenti in passerelle di legno si potrà percorrere il tratto di arenile antistante il pontile. Interrogativi che potranno essere fugati solo dopo la fase progettuale ed esecutiva degli interventi indicati dallo studio di fattibilità approvato. Altra notizia è che sono stati individuati i primi responsabili degli sversamenti in mare in piena estate, causati da scarichi di "attività commerciali e civili della zona nord", ha denunciato Ignazio Rullo, dirigente del settore Servizi del Comune. Proseguono, intanto, le ispezioni, da parte della Sasi, delle tubature che allacciano a fosso marino. Proprio la Sasi dovrà occuparsi della risistemazione della rete fognaria della riviera attraverso un intervento di manutenzione straordinaria. La speranza degli operatori e di chi frequenta Vasto Marina è che la questione trovi concretezza a breve, onde evitare le spiacevoli situazioni che hanno determinato l'"estate horribilis" 2011 sul nostro litorale.