Ha voluto gettare acqua sul fuoco delle polemiche l'assessore all'Istruzione del comune di Vasto, Lina Marchesani, dopo la manifestazione di protesta che si è tenuta l'altro giorno alla scuola Aniello Polsi di Vasto. "I genitori dei bambini attualmente iscritti alla scuola dell’infanzia Aniello Polsi non devono preoccuparsi circa la disponibilità del Comune di Vasto a garantir loro la continuità didattica nelle scuole del territorio di Vasto". Sotto la lente dei genitori è finito l'accorpamento e la creazione degli istituti comprensivi così come voluto dalla Legge Gelmini. Un accorpamento che ha riguardato da vicino gli alunni della scuola Aniello Polsi e che ha portato i genitori e gli insegnanti a mettere in atto un sit-in di protesta proprio in concomitanza con la Festa dell’Albero che si è tenuta l’altro giorno. "Il nostro obiettivo – ha affermato la Marchesani durante la conferenza stampa di questa mattina alla quale hanno partecipato anche alcuni rappresentanti dei genitori – è la salvaguardia, oltre agli istituti compresivi, anche della posizione e della volontà degli alunni e delle loro famiglie". La preoccupazione dei genitori, infatti, riguarda la possibilità che i loro figli debbano andare a scuola a Monteodorisio o a Cupello, i due paesi che hanno deciso di accorparsi con Vasto. Una possibilità che la Marchesani ha definito remota: "abbiamo valutato i trend di iscrizione di questi anni e quindi non c’è possibilità che le strutture abbiano un surplus di alunni a meno che i genitori di Cupello e Monteodorisio non decidano tutti di colpo di mandare i loro figli a scuola a Vasto". La Marchesani ha rassicurato i genitori dicendo che la scelta della scuola in cui iscrivere i propri figli è un diritto costituzionalmente garantito che nessuno ha intenzione di negare. "Ecco perché le voci che si sono diffuse in questi giorni sono del tutto infondate". Alla conferenza stampa di questa mattina erano presenti anche Luigi Marcello, vice presidente del consiglio comunale, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte e i consiglieri comunali di minoranza Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro. "Il provvedimento dovrà essere ancora visionato dalla Regione – hanno concluso – nel frattempo ci attiveremo affinché non vengano presi di mira i diritti dei genitori e quelli dei loro figli".