Ritirare l'autorizzazione concessa per la costruzione della centrale a biomasse a Punta Aderci. E' questo che i rappresentanti del comitato Ambiente e Territorio presieduto da Antonio Colella e quelli della Confederazione Cobas hanno richiesto al sindaco di Vasto Luciano Lapenna nel corso della manifestazione di protesta che si è tenuta questa mattina. Una manifestazione che si è divisa in due momenti: il primo, alle 9, presso la Riserva di Punta Aderci proprio nei pressi del cantiere recintato che dovrebbe ospitare la centrale a biomasse, dove i rappresentanti del comitato hanno apposto una lapide 'alla memoria' della riserva naturalistica. Il secondo, invece, in piazza Barbacani, sotto il palazzo municipale, dove i rappresentanti del comitato e dei Cobas hanno raccolto le firme contro l'insediamento. E, accanto a questo, hanno anche voluto lanciare una provocazione all'amministrazione comunale. "Il sindaco è ancora in tempo ad agire per far ritirare la delibera con la quale si autorizza la costruzione della centrale", ha affermato il rappresentante dei Cobas, Domenico Ranieri. Un ritiro che comporterebbe il pagamento di una penale che "da quello che si apprende dai giornali - ha continuato Ranieri - dovrebbe essere di un milione e 300mila euro. Vogliamo lanciare una provocazione all'amministrazione comunale: Vasto ha 40mila abitanti. Dividiamo il costo della penale tra tutti i cittadini ed evitiamo questo scempio. Penso che la salute dei vastesi - ha concluso il rappresentante dei Cobas - valga bene poco più di 30 euro a testa".